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AIEL: è online la mappa digitale delle piattaforme a biomasse
È online a disposizione dei soci e di tutti gli operatori del settore la mappa interattiva delle piattaforme a biomasse. La mappa riunisce tutte le piattaforme delle aziende associate ad AIEL all’interno del GPPB e ne censisce la tipologia qualitativa dei prodotti commercializzati. Si contano ben 51 piattaforme in grado di gestire globalmente quasi mezzo milione di tonnellate tra cippato e legna da ardere ogni anno. Il trend che emerge è positivo poiché dimostra un sostanziale incremento delle imprese dotate di piattaforme che decidono di aderire a questa iniziativa doppiamente utile. La mappa è infatti una cartina tornasole che da un lato aiuta a comprendere le dinamiche di settore e dall’altro rappresenta un ottimo strumento di marketing e pubblicità per le aziende: è questo il motivo alla base della decisione di realizzarla in formato digitale, rendendola più accessibile e facilmente leggibile.
QUALITÀ INNANZITUTTO
L’analisi di una piccola indagine interna permette di comprendere che le piattaforme logistiche sono strettamente collegate alla qualità del biocombustibile e del cippato in particolare. Il 70% delle 51 aziende coinvolte nella mappa riesce a produrre cippato in classe A1, mentre il 65% produce cippato A2. Diverso il discorso riguardo la produzione in tonnellate che è nettamente superiore nelle categorie A2 e B, dove le due qualitativamente inferiori rappresentano unitamente più del 80% della produzione totale del cippato. Quest’ultimo fenomeno si può ricondurre alle leggi di mercato, che registrano una più alta richiesta di cippato di qualità inferiore da destinare a impianti di dimensioni medio-grandi. Una situazione analoga si registra anche nel comparto della legna da ardere ma con un’incidenza minore, poiché solo un quarto delle aziende presenti all’interno della mappa produce legna in qualità A1, percentuale che gradualmente scende fino al 10% in classe B.
Diversamente da quanto registrato nel cippato, per la legna da ardere la distribuzione della produzione è più alta nella categoria di maggiore qualità.
SFIDE E PROSPETTIVE FUTURE
La superficie coperta media per azienda si attesta poco sotto i 900 m². Unitamente, spesso anche per necessità, all’interno delle piattaforme si trovano anche zone impermeabilizzate, ossia aree di piazzale cementate o asfaltate. Ne dispongono più dei due terzi delle piattaforme a dimostrazione di come siano ritenute importanti per mantenere alta la qualità del materiale prodotto. Essiccatoi e vagli sono meno presenti all’interno delle piattaforme, i primi con poco più di un terzo sul totale mentre i secondi sono meno della metà. In una prospettiva futura, si ipotizza un aumento del numero di aziende inserite nella mappa.

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