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Integrato l'elenco delle biomasse combustibili: nuovo decreto in Gazzetta
È sulla Gazzetta Ufficiale n.183 del 6 agosto 2019 il decreto 29 maggio 2019, n. 74 del Ministero dell'ambiente (di concerto con i Ministeri della Salute e dello Sviluppo economico), recante “Regolamento relativo all'inserimento della farina di vinaccioli disoleata nell'allegato X, parte II, sezione IV, paragrafo 1, alla parte quinta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Questo decreto, entrato in vigore il 21 agosto, integra l'elenco delle biomasse combustibili.
“Si tratta”, commenta il Comitato Termotecnico Italiano, “dell'ultimo, e presumibilmente definitivo, atto di un percorso iniziato in CTI poco meno di dieci anni fa con la pubblicazione della prima edizione della specifica tecnica UNI/TS 11459:2012 "Sottoprodotti del processo di lavorazione dell'uva per usi energetici - Classificazione e specifiche". Grazie alla collaborazione di enti di ricerca, associazioni di settore ed aziende interessate alla tematica, tutti seduti attorno ai tavoli CTI, nel 2016 la specifica è stata revisionata e soprattutto se ne è elevato lo status a norma nazionale UNI. E' proprio questo documento che ha recentemente consentito al legislatore (nello specifico il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) di intervenire su uno dei più importanti articoli del testo unico ambientale per il settore delle fonti rinovabili combustibili: quello che definisce l'elenco delle materie ammissibili alla combustione e delle relative specifiche di utilizzo.
E' utile sottolineare in questa sede come la normazione tecnica, se svolta con la collaborazione di tutti i portatori di interesse e con quotati enti di ricerca a supporto, aiuta spesso a risolvere problemi specifici di un settore. Ciò che per certi versi può sembrare un inutile proliferazione di specifiche tecnica, il più delle volte si traduce in un reale vantaggio per settori emergenti che senza regole farebbero molta più fatica a svilupparsi.
Il percorso è stato lungo, ma finalmente ora si sono visti i risultati”, conclude il CTI.
In allegato il decreto

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