


-
Bonifiche, in arrivo lo schema di regolamento che velocizza ...
-
Nuovo Codice dei Contratti, Busia (ANAC): rafforzare la corr...
-
Infortuni sul lavoro, intesa per ampliare agli studenti le c...
-
ProfessionItaliane plaude all’approvazione dell’equo compens...
-
Le competenze di geometri e ingegneri sulle strutture in cem...
-
Agrivoltaico “su misura” con intelligenza artificiale: il pr...
-
Demanio: maxi concorso di progettazione Parco della Giustizi...
-
FINCO in audizione alla Camera sul Codice degli Appalti
-
Ingegneri dell'Ordine di Torino e leggi razziali: in fase di...
-
Progetti di rigenerazione urbana e di efficienza energetica ...
-
Opere pubbliche, Anac: il concorrente deve poter dimostrare ...
-
Obbligo biocarburanti, novità dal GSE
-
Sviluppo sostenibile, firmato accordo tra Banco BPM e GSE
-
Superbonus, eco e sismabonus, bonus verde e mobili, bonus ca...
-
Superbonus e cessione crediti, Architetti: un Testo unico pe...
-
Superbonus, OICE: crediti ancora bloccati, boomerang dalle r...
-
Equo compenso delle prestazioni professionali, approvata dal...
-
Strutture ricettive, 1 miliardo e 380 milioni di euro per la...
-
Efficientamento energetico e messa in sicurezza di edifici e...
-
PNRR: FIPER scrive all'On. Pichetto in merito al bando di pr...
-
Ricostruzione post sisma, Romagnoli (CNI): “Serve un impulso...
-
Ecobonus per interventi di efficienza energetica: chiariment...
-
AdE: anche la società in accomandita semplice può fruire del...
-
Perrini (CNI): “Senza credito d’imposta gli obiettivi di eff...
Utilizzo delle biomasse solide: i risultati del 1° rapporto socio-economico e ambientale EBS
Utili all’economia del nostro Paese e non solo. Questo è ciò che emerge dagli studi illustrati durante il “1° Rapporto socio-economico e ambientale 2019” promosso dall’Associazione Energia da Biomasse Solide (EBS). Le relazioni presentate oggi presso la Sala ISMA del Senato, frutto della ricerca intrapresa dall’Università di Venezia e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto di Inquinamento Atmosferico, hanno analizzato le ricadute derivanti dall’utilizzo delle biomasse solide per la produzione di energia elettrica.
“Dal resoconto spicca un messaggio molto chiaro: l’uso delle biomasse e degli impianti che le impiegano per la produzione di energia rappresenta un’importante risorsa, non solo a livello ambientale ma anche sociale ed economico” afferma il Presidente dell’Associazione EBS, Simone Tonon, che aggiunge poi come “il recupero degli scarti boschivi per produrre energia elettrica rinnovabile ha un doppio valore; da un lato assicura una costante manutenzione del patrimonio boschivo - la cui superficie è in costante aumento dagli anni settanta - evitando incendi dagli effetti devastanti, degrado del paesaggio e aggravio del rischio idrogeologico, dall’altro lato sostiene una filiera importante nel nostro Paese che permette di valorizzare risorse naturali come le foreste e i residui delle attività agricole.”
Intervenuto all’evento con un saluto iniziale, l’On. Paolo De Castro, presidente pro-tempore della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, assicura che come sistema Italia "vogliamo mantenere la leadership sulle energie rinnovabili. Il Parlamento UE, e la Commissione Agricoltura in particolare, faranno la loro parte come punto di riferimento a Bruxelles per lo sviluppo del settore".
Grazie allo studio sviluppato dalla Fondazione Università Ca’ Foscari di Venezia è stato possibile identificare l’importante impatto socio-economico del settore della generazione di energia elettrica da biomasse solide, esaminando il ruolo in termini di ricadute occupazionali, reddituali e fiscali. Analizzando, infatti, l’attività annuale di alcuni degli impianti che fanno parte dell’Associazione – 9 impianti integrati con le filiere agricole, forestali e agro-alimentari -, il valore aggregato della produzione di energia e del suo indotto è stimato tra i 210 e i 280 milioni di euro e genera circa 1.300 posti full-time (rapporto 1:5 occupati diretti Vs indotto), con un reddito totale da lavoro pari a 22 milioni di euro. Oltre alle ricadute occupazionali e reddituali, la produzione di energia da biomassa comporta ulteriori stimoli per l’economia locale, grazie alla filiera di approvvigionamento fortemente radicata nel territorio, con un effetto positivo sulla spesa per consumi di circa 20 milioni di euro. Dati positivi arrivano anche dall’analisi dell’impatto ambientale. Rispetto all’utilizzo di fonti non rinnovabili, l’attività di questi impianti consente di abbattere drasticamente le emissioni di CO2, risparmiando fino a 100 milioni di euro.
Il rapporto del CNR, invece, ha affrontato le implicazioni ambientali nell’impiego di biomasse solide per la produzione di energia elettrica. Il rapporto evidenzia come l’evoluzione tecnologica, soprattutto su impianti industriali, ha consentito di ridurre sostanzialmente le emissioni di inquinanti a livelli cosi ridotti da risultare impercettibili, come peraltro confermato dalle campagne di monitoraggio sulle ricadute ambientali - in alcuni casi attive da decenni - che confermano l’assenza di ricadute di inquinanti nelle aree dove sorgono questi ultimi.
Un importante elemento di distinzione confermato dallo studio del CNR risulta essere l’impatto ambientale degli impianti sopra citati, rispetto ai piccoli impianti domestici di riscaldamento, che in Italia ammontano a oltre 4 milioni. Stando allo studio, caldaie a pellet e classici caminetti restano altamente inquinanti e dannosi, non solo per l’ambiente ma anche per la salute in quanto producono polveri fini ed ultrafini che si disperdono nei luoghi abitati.
Secondo Tonon “la produzione elettrica rinnovabile da biomasse deve continuare ad avere un ruolo di primo piano nel contesto delle rinnovabili in Italia e gli ambiziosi obiettivi del PNIEC rappresentano una sfida per il settore il quale - più delle altre rinnovabili - ha la capacità di portare importanti benefici per il sistema Paese. Auspichiamo si possa quindi partire dalle positività del settore per costruire un sistema virtuoso in grado di promuovere efficacemente l’impiego delle biomasse a fini energetici anche nei prossimi decenni”.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.