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Locali uso bagno e gabinetti, quali disposizioni con la nuova norma UNi7129:2015?
Risponde l'Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia della Provincia autonoma di Trento
La nuova norma UNi7129:2015, a differenza della precedente versione del 2008, non riporta al suo interno le definizioni dei termini in essa contenuti, ma rimanda alla pertinente norma UNi7128, il cui ultimo aggiornamento è uscito in contemporanea a dicembre 2015.
La nuova norma UNi7128:2015 distingue tra locale uso bagno e gabinetto:
locale uso bagno (stanza da bagno): Locale deputato all'igiene personale nel quale sono presenti uno o più dei seguenti sanitari: doccia, vasca da bagno, sauna, bagno turco. Può contenere anche apparecchi sanitari quali: vaso sanitario, orinatoio, bidet, lavabo.
gabinetto (latrina): Locale deputato all'espletamento dei bisogni fisiologici. Un gabinetto contiene sempre un vaso sanitario e/o un orinatoio; può contenere anche un lavabo e/o un bidet, ma non può contenere sanitari quali: vasca da bagno, doccia, sauna, bagno turco.
La nuova norma UNi7129:2015 afferma:
È vietata l'installazione di apparecchi di tipo B nei locali uso bagno e nei gabinetti. L'installazione nei gabinetti è consentita nel solo caso di sostituzione di apparecchi esistenti collegati a canne fumarie collettive ramificate, qualora non sia possibile l'installazione di un apparecchio di tipo C collegato ad un nuovo sistema fumario (per esempio: camino, condotto intubato, terminale di scarico a parete). Nel caso di installazione di apparecchi di tipo B nei gabinetti è necessario maggiorare l'apertura di ventilazione (calcolata secondo quanto previsto al punto 5.2.1) del 50% con un minimo di 200 cm2.
Pertanto a differenza della precedente versione, la norma UNi7129:2015 prevede la possibilità di installare una caldaia di tipo B nel gabinetto (non deve quindi essere installata una doccia o una vasca da bagno) nelle condizioni sopra riportate.
La situazione classica in cui è concessa l'installazione potrebbe essere la seguente:
- presenza di una vecchia caldaia atmosferica allacciata ad una canna collettiva ramificata di tipo Shunt (che quindi non può accogliere apparecchi a tiraggio forzato);
- necessità di sostituire l'apparecchio esistente;
- assenza di altri camini per poter allacciare apparecchi a condensazione;
- impossibilità di scaricare a parete.
La superficie di ventilazione (di cui al punto 5.2.1 della norma) va calcolata moltiplicando la portata termica nominale massima dell'apparecchio (in kW) per 6cm2. Ad esempio se viene installata una caldaia atmosferica di portata termica nominale pari a 25kW la superficie di ventilazione sarà pari a 25kWx6cm2=150cm2 che va maggiorata del 50% e quindi diventerà 225cm2 (diametro foro pari a 17cm).

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