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Incentivi ai tecnici della PA: la delibera n. 173/2022 della Corte dei Conti Lombardia
“Relativamente agli incentivi tecnici previsti dall’ art.113 d. Lgs. 50/2016 nel testo vigente è consentito adottare un’accezione estesa del requisito della procedura comparativa necessaria alla corresponsione degli stessi, tale da includere anche forme di affidamento più ridotte e semplificate, quali quelle riferibili allo svolgimento di indagini di mercato e della comparazione concorrenziale tra più soluzioni negoziali che vincolano il committente alla valutazione tra le diverse offerte secondo canoni predeterminati, a contenuto più o meno complesso, secondo la diversa tipologia e oggetto del contratto da affidare”.
Così si è pronunciata la Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia nella deliberazione n. 173/2022/PAR (adunanza in camera di consiglio del 16 novembre 2022).
Il Sindaco del Comune di Fenegrò (Como) ha chiesto un parere alla Sezione per conoscere se “sia possibile, ai fini dell’erogazione degli incentivi tecnici previsti dall’art.113 del d.lgs. 50/2016, adottare un’accezione estesa del requisito della procedura comparativa necessaria alla corresponsione di tali incentivi, tale da includere anche forme di affidamento più ridotte e semplificate, quali quelle riferibili allo svolgimento di indagini di mercato e della comparazione concorrenziale tra più soluzioni negoziali che vincolano il committente alla valutazione tra le diverse offerte secondo canoni predeterminati, a contenuto più o meno complesso, secondo la diversa tipologia e oggetto del contratto da affidare. Infatti, le modalità procedurali di cui all’art. 36, comma 2, lett. a), così come la disciplina derogatoria e temporanea introdotta dal DL n. 76/2020, art.1, comma 2, lett. a) (affidamenti diretti), non precludono che l’affidamento del contratto possa essere preceduto dall’esperimento di procedure, sia pure semplificate, ma sostanzialmente di natura comparativa e, in ogni caso, nel rispetto dei princìpi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e rotazione di cui all’art.30 del codice dei contratti..”.
IN ALLEGATO la deliberazione della Corte dei Conti Lombardia.

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