


-
Superbonus 110%: ulteriori chiarimenti dal MEF
-
Sismabonus 110%, da ISI nuove risposte a quesiti
-
Parco eolico e valutazione di impatto ambientale: nuova sent...
-
Prima centrale elettrica a fusione capace di produrre 300-50...
-
1 miliardo e 375 milioni di euro per la manutenzione delle s...
-
Bandi PNRR per servizi tecnici e appalti integrati: boom nel...
-
Campania: aggiornato il Prezzario dei Lavori Pubblici
-
Imposta di bollo contratti Mepa: due modalità per il pagamen...
-
Installazione di un ascensore su area comune per eliminare b...
-
Certificazione della parità di genere nelle imprese: è legge...
-
Ricostruzione post sisma, emanati 11 bandi dal valore di cir...
-
Superbonus e bonus edilizi, ampliata la platea dei cessionar...
-
Progettazione delle 212 scuole nuove previste dal PNRR: pubb...
-
Al 31 dicembre 2021 le opere incompiute erano 379, in calo r...
-
Legge delega che riscrive il Codice dei contratti: l'analisi...
-
DL Semplificazioni fiscali (n. 73/2022): le novità per il se...
-
Appalti internazionali, dall'UE un regolamento per la tutela...
-
Modifiche al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza...
-
Superbonus 110%, ok alla cessione del credito alle partite I...
-
MCE 2022, si chiude con successo l’edizione “della ripartenz...
-
Superbonus 110%, l'AdE risponde a un quesito sull'utilizzo p...
-
Super Sismabonus e nuovo portale, ENEA attende indicazioni d...
-
Diventa strutturale la compensazione dei crediti/debiti con ...
-
Bonus Facciate: chiarimenti dal Fisco nella risposta n. 352 ...
MoSE, il MIMS smentisce uno slittamento dei lavori al 2025
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha smentito la notizia riportata dal quotidiano La Nuova Venezia, che riferisce di uno slittamento dei lavori di completamento del MoSE al 2025. Il Mims sottolinea che il cronoprogramma del MoSE (allegato al VII Atto Aggiuntivo della convenzione tra il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Veneto e il Concessionario Consorzio Venezia Nuova), inviato alla Corte dei Conti per controllo di legittimità, definisce le tempistiche delle attività per il completamento dell’opera che dal 2020, grazie ai numerosi test di sollevamento effettuati, continua a proteggere la città di Venezia dall’acqua alta.
Il cronoprogramma indica il completamento a 18 mesi delle opere civili ed elettromeccaniche. Un tempo più lungo è previsto soltanto per quelle opere che, come la conca di Malamocco, hanno subìto danni dovuti per cause esterne. Il resto della tempistica indicata nel cronoprogramma riguarda i collaudi e le attività di consegna dell’intera opera allo Stato.
L’Atto Aggiuntivo stabilisce inoltre che la fase di avviamento (test, collaudo e consegna allo Stato), già iniziata, avrà una durata complessiva di quattro anni. Data la caratteristica sperimentale del MoSE, questa proseguirà anche dopo che l’opera sarà completata.
Si precisa inoltre che, per quanto riguarda le risorse economiche necessarie per il completamento e avviamento del MoSE, esse sono state già rinvenute e assegnate, attingendo per quanto riguarda l’ultima tranche, di circa 538 milioni di euro, ai risparmi ottenuti dalla riduzione degli interessi passivi su precedenti finanziamenti pluriennali. Va precisato poi che queste risorse aggiuntive finanziano anche opere di salvaguardia della laguna che non riguardano il MoSE (Piano Europa e altre).
I cantieri potranno riaprire una volta risolta la fase di criticità finanziaria che sta attraversando il concessionario Consorzio Venezia Nuova, entro il prossimo 28 febbraio. A partire da marzo 2022, inizierà la conta dei 18 mesi come da cronoprogramma. Lo slittamento dei tempi di completamento del MoSE rispetto alla previsione iniziale è stato causato, infatti, dalla disponibilità frazionata e intermittente dei finanziamenti – problema ora risolto - oltreché dalle conseguenze dei precedenti eventi meteomarini avversi.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.