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Rigenerazione urbana, la Corte costituzionale conferma l'attuale legge vigente della Regione Lombardia
Con la sentenza n. 202/2021 depositata il 28 ottobre, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 40-bis della legge della Regione Lombardia 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio), introdotto dall’art. 4, comma 1, lettera a), della legge della Regione Lombardia 26 novembre 2019, n. 18, recante «Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio) e ad altre leggi regionali», nel testo vigente prima dell’entrata in vigore della legge della Regione Lombardia 24 giugno 2021, n. 11, recante «Disposizioni relative al patrimonio edilizio dismesso con criticità. Modifiche all’art. 40-bis della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio)».
Inoltre, con la medesima sentenza la Consulta ha dichiarato, in via conseguenziale, ai sensi dell’art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), l’illegittimità costituzionale del comma 11-quinquies dell’art. 40-bis della legge reg. Lombardia n. 12 del 2005, introdotto dall’art. 1, comma 1, lettera m), della legge reg. Lombardia n. 11 del 2021.
CONFERMATA L’ATTUALE LEGGE LOMBARDA VIGENTE SULLA RIGENERAZIONE URBANA. L’attuale legge vigente sulla Rigenerazione urbana è confermata, commenta la Regione Lombardia per bocca dell’assessore al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia, Pietro Foroni. “Confermata quindi – ha spiegato l’assessore regionale – la legittimità della versione vigente dell’articolo 40 bis della legge sulla Rigenerazione urbana. La statuizione della Corte Costituzionale riguarda infatti soltanto – ha sottolineato Foroni – la versione precedente. Quel testo, nello specifico, non risulta essere più in vigore già dallo scorso mese di giugno 2021″.
Il Consiglio regionale della Lombardia, infatti, nella seduta di martedì 15 giugno, aveva approvato la nuova proposta di legge relativa alla modifica della normativa regionale. Il nuovo testo, proposto proprio dall’assessore Pietro Foroni, riguardava, tra l’altro, gli interventi sul patrimonio edilizio esistente in dismissione.
Con questa decisione – ha detto ancora l’assessore regionale – non ci sono più alibi. Viene, di fatto, confermata dalla Corte Costituzionale, infatti, la versione già vigente dell’ articolo 40 bis. Per la Regione Lombardia, quindi, per i Comuni, gli operatori e i cittadini, non cambia assolutamente nulla a seguito della pronuncia. Non sarà necessario cioè rivedere l’attuale normativa. La sua legittimità – ha concluso Pietro Foroni – ne esce quindi confermata.
La sentenza della Corte costituzionale è disponibile in allegato.

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