



-
Accesso alla consultazione telematica delle planimetrie cata...
-
Pubblicata la Relazione Annuale del CTI sull'attività nel 20...
-
Puglia: aggiornato il Prezziario regionale Opere Pubbliche
-
Cessione dei crediti edilizi: come cambia ancora la discipli...
-
Superbonus 110% unifamiliari, alla definizione del 30% dei l...
-
Legge delega Contratti pubblici, parere negativo di Finco su...
-
Divieto di cessione parziale e tracciabilità delle cessioni ...
-
Contatore incentivi alle rinnovabili: al 31 marzo forte dimi...
-
Idrogeno e fuel cells: a che punto siamo?
-
Precompilata 2022 al via da lunedì 23 maggio: nuova Guida de...
-
Condizioni per il subappalto e ambito di applicazione tempor...
-
Inerti edili, Ance Lombardia e Confindustria: modificare sub...
-
Gas di scarico, uno studio mette a confronto le emissioni de...
-
Dogane, accordo UE per consentire flusso regolare degli scam...
-
Fondo di Garanzia PMI, oltre 245,4 miliardi il valore delle ...
-
Webinar | Superbonus e Decreto Aiuti: gli ultimi aggiornamen...
-
Giorgetti (MISE): “Il 2 giugno lanceremo il portale Incentiv...
-
Credito d’imposta prima casa under 36: il Fisco risponde a u...
-
Produzione nelle costruzioni, a marzo +2,0% su febbraio e +1...
-
Decreto Aiuti: le misure in materia di energia e per i lavor...
-
Durabilità delle opere in calcestruzzo: novità da UNI
-
Modifiche al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza...
-
Credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali n...
-
Immobile locato al condominio: chiarimenti sulla cedolare se...
Monitoraggio qualità dell'aria nelle scuole, da UNI la prassi di riferimento
Mai come in questo momento si discute di qualità dell'aria all’interno degli ambienti scolastici. È un tema di primaria importanza perché tocca aspetti fondamentali di salute pubblica oltre a incidere sul benessere e sul livello di apprendimento degli studenti.
Da alcuni studi effettuati è emerso infatti che l’attenzione dello studente cala in maniera drastica al peggiorare della qualità dell'aria interna delle aule e addirittura che vi sarebbe un legame tra aumento di CO2 e diminuzione della capacità di apprendimento.
Si tratta quindi di un tema anche sociale che impatta direttamente sulle prestazioni degli studenti riflettendosi pertanto sulla vita delle future generazioni e sulla società in generale.
Su questo tema UNI – Ente Italiano di Normazione in collaborazione con IDM - Südtirol-Alto Adige ha sviluppato e pubblicato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 122:2022 “Monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici - Strumenti, strategie di campionamento e interpretazione delle misure” destinata in particolare ai dirigenti e ai gestori delle scuole pubbliche o private, ai laboratori di prova, che possono concorre al processo di monitoraggio, e a tecnici e professionisti che si occupano di qualità dell'aria.
In concreto la prassi ha il duplice obiettivo di:
- definire una procedura operativa semplificata per il controllo della qualità dell’aria attraverso il monitoraggio di alcuni parametri indicatori, procedura che può essere applicata in autonomia dai gestori degli edifici (dirigenti scolastici, coordinatori, ecc.) senza l’appoggio di un laboratorio di prova;
- definire le procedure che il gestore può seguire in caso di affidamento del monitoraggio a un laboratorio di prova: comprensione della problematica, come affidare l’incarico, quali parametri misurare, valutare e interpretare i risultati delle prove commissionate.
Attraverso analisi strumentali e procedure chiare sarà infatti possibile tenere sotto controllo la qualità dell'aria interna al fine di migliorare complessivamente la fruibilità degli ambienti scolastici, la salute e il benessere degli studenti.
Questa iniziativa si è sviluppata all’interno del progetto Qualità dell’Aria negli Edifici Scolastici – QAES, finanziato dal Programma Interreg Italia-Svizzera. – ha spiegato Carlo Battisti (IDM Südtirol-Alto Adige) - Project leader della prassi UNI – Il progetto ha appunto come obiettivo lo sviluppo di nuovi standard per il miglioramento della qualità dell’aria nelle scuole. Tra i numerosi risultati prodotti nei tre anni di lavoro, volevamo assicurare riconoscimento e applicabilità alle procedure di monitoraggio dell’aria che abbiamo elaborato. La prassi di riferimento nata sotto l’egida UNI è stata per noi l’opportunità ideale per fornire un riferimento volontario e prescrizioni tecniche al mercato su questo tema.
Al tavolo dei lavori hanno partecipato anche esperti della Provincia Autonoma di Bolzano, di EURAC Research, dell’Agenzia per l’Energia Alto Adige - CasaClima e della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.
La UNI/PdR 122:2022 può essere scaricata liberamente dal sito UNI al link.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.