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SPID, attive oltre 30 milioni di identità digitali
Le identità digitali Spid in Italia hanno superato la quota di 30 milioni, di cui ben 10 milioni, un terzo, attivate negli ultimi 12 mesi. I cittadini le utilizzano sempre di più anche per usufruire dei servizi online della Pubblica Amministrazione, con numeri in costante aumento: oltre mezzo miliardo di accessi nel 2021, circa 330 milioni nel primo quadrimestre del 2022.
Particolarmente soddisfatto il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao che ha così commentato: "Abbiamo raggiunto in anticipo l’obiettivo annuale di diffusione dell’identità digitale previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (pari al 38% della popolazione), e ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo del 2023 (il 46% della popolazione). È un tassello fondamentale per proseguire il percorso della digitalizzazione e grazie a questa capillare diffusione lo Stato potrà offrire servizi pubblici ancora più efficienti e semplici da utilizzare, migliorando così il rapporto dei cittadini e delle imprese con la Pubblica Amministrazione. Ciò sarà possibile anche grazie agli interventi che le PA locali e centrali stanno avviando con grande partecipazione, in linea con i tempi del PNRR”.
L’identità digitale in Italia
Grazie all’identità digitale, la Pubblica Amministrazione fornisce l'accesso semplice e sicuro ai suoi servizi online. Oltre alle utenze SPID, ci sono 28 milioni di cittadini in possesso della Carta d'Identità Elettronica. Per accedere ai servizi pubblici online in qualsiasi momento, si può scegliere tra il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta d'Identità elettronica (CIE). Con SPID e CIE, ad esempio, è possibile richiedere online il cambio di residenza o un certificato, prenotare una prestazione sanitaria, inviare la propria dichiarazione dei redditi, consultare la propria situazione fiscale o contributiva, accedere ai bonus, agli ammortizzatori sociali o compilare l’ISEE. Il tutto in pochissimi click e senza bisogno di ricordare tante password diverse per ciascun servizio.
di Franco Metta

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