


-
Superbonus e bonus edilizi, ampliata la platea dei cessionar...
-
Progettazione delle 212 scuole nuove previste dal PNRR: pubb...
-
Al 31 dicembre 2021 le opere incompiute erano 379, in calo r...
-
Legge delega che riscrive il Codice dei contratti: l'analisi...
-
DL Semplificazioni fiscali (n. 73/2022): le novità per il se...
-
Appalti internazionali, dall'UE un regolamento per la tutela...
-
Modifiche al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza...
-
Superbonus 110%, ok alla cessione del credito alle partite I...
-
MCE 2022, si chiude con successo l’edizione “della ripartenz...
-
Superbonus 110%, l'AdE risponde a un quesito sull'utilizzo p...
-
Super Sismabonus e nuovo portale, ENEA attende indicazioni d...
-
Diventa strutturale la compensazione dei crediti/debiti con ...
-
Bollette: nel terzo trimestre +0,4% per l'elettricità, stabi...
-
Contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas natu...
-
A giugno inflazione all'8%, un livello che non si registrava...
-
Cessioni crediti imprese energivore, dal 7 luglio l’invio de...
-
Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nei ...
-
Efficienza energetica e rinnovabili, raggiunto un accordo al...
-
4,1 miliardi per reti elettriche intelligenti e più resilien...
-
600 milioni per migliorare la depurazione e il riutilizzo de...
-
Idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale, al via la spe...
-
Qualificazione delle Stazioni appaltanti, Anac pubblica la R...
-
Agrivoltaico sostenibile, oltre 600 le adesioni alla Rete na...
-
Superbonus: stop dal Governo a qualsiasi ipotesi di proroga
Locazioni, si torna al pre-pandemia. L’offerta (-23,5%) non copre la domanda di case (+28,3%)
Nelle locazioni i trend sono quelli del pre-pandemia: il mercato infatti torna sui livelli precedenti alla crisi innescata dal Covid-19, con la domanda che da settembre 2021 a febbraio 2022 è cresciuta di quasi il 30% rispetto al semestre precedente e lo stock che invece è diminuito del 23,5%, segno che molte abitazioni sono state locate con successo in questo periodo.
Si tratta della principale evidenza emersa dall’Osservatorio Affitti a cura di Immobiliare.it Insights, business unit di Immobiliare.it specializzata in studi di mercato. I prezzi rimangono tendenzialmente stabili (+0,4%) con il canone di locazione medio per un trilocale in Italia pari a 777 euro al mese.
La domanda riparte
Andando ad analizzare le diverse aree del Paese si nota come la crescita della domanda sia una costante che differisce solo per l’intensità: al Centro e nel Sud Italia l’aumento percentuale rispetto al semestre precedente è più significativo, +42,2% e +33,7% rispettivamente, mentre al Nord la variazione si aggira attorno al 20% (+21,6% al Nord-Est e +20,3% al Nord-Ovest). Bene anche le Isole, sebbene in maniera più contenuta (+14,3%).
I volumi di richiesta aumentano anche se si va a guardare il settore delle locazioni residenziali nei grandi e piccoli capoluoghi di regione, con una crescita percentuale più significativa nei secondi (+45,4%).
Lo stock di appartamenti in affitto torna in negativo
Se con la pandemia le città si erano svuotate di studenti e lavoratori fuori sede, come anche di turisti, portando ad un aumento esponenziale di abitazioni offerte in locazione, ora la tendenza si è decisamente invertita tornando ai livelli precedenti alla crisi. Sia i grandi che i piccoli capoluoghi di regione mostrano un calo dell’offerta attorno al 30% e in generale la disponibilità di appartamenti in affitto nella penisola è decisamente di segno negativo (-23,5%).
La contrazione dello stock rispetto al semestre precedente è particolarmente evidente al Centro e al Sud, -32,1 e -26,6% rispettivamente, mentre al Nord le percentuali si aggirano attorno al -18%. Nelle Isole il decremento è “solo” del 12,3%, complice il fatto che l’analisi non coinvolge la stagione più prettamente turistica, quella in cui escono dal mercato gli appartamenti destinati ai vacanzieri.
Le previsioni che avevamo avanzato nel nostro ultimo Osservatorio semestrale sono state pienamente rispettate – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it – Siamo infatti tornati alle logiche che dominavano il mercato degli affitti prima dello scoppio della pandemia, dove l’offerta – specialmente nelle grandi città, meta di studenti fuorisede e giovani lavoratori – non riusciva a coprire la domanda di appartamenti in locazione. Nonostante la situazione a livello nazionale mostri una sostanziale stabilità dei prezzi, l’analisi ha comunque mostrato un evidente aumento nei canoni di locazioni nei capoluoghi, segno che si tornerà rapidamente ai valori richiesti prima del lockdown.
I canoni rimangono stabili
Nei grandi come nei piccoli centri i canoni tornano a crescere, per la gioia dei proprietari, un po’ meno di chi cerca una casa in locazione: rispetto al semestre precedente a quello settembre-febbraio 2022, infatti, i piccoli capoluoghi registrano un incremento pari all’1,6% mentre quelli di grandi dimensioni addirittura del 3%.
A livello nazionale la situazione è di sostanziale stabilità con il Nord-Ovest che guadagna il 2,4% e il Centro l’1,2%, mentre si presentano in leggero ribasso Nord-Est e Isole (-0,2% e -0,8%, rispettivamente).
Ma nel cosiddetto “Paese reale” attualmente quanto bisogna mettere a budget per affittare un trilocale? Nelle aree settentrionali l’affitto medio è compreso tra i 740 e i 780 euro al mese, in linea con la media nazionale, mentre si supera abbondantemente la soglia degli 800 euro (844) al Centro. Più contenuti i prezzi al Sud e nelle Isole che si aggirano attorno ai 600 euro mensili. Si conferma ampia la forbice della richiesta nei grandi capoluoghi rispetto ai piccoli: affittare una casa nei primi costa, in media, circa il 60% in più rispetto ai secondi.
Da evidenziare infine il caso di Bologna, la cui domanda è aumentata di ben l’80% a fronte di uno stock di appartamenti in diminuzione di quasi il 50% rispetto al semestre marzo-agosto 2021. Anche i prezzi sono aumentanti in maniera notevole, dell’8% circa, tanto che affittare un trilocale in città costa, di media, 971 euro, meno solo che a Milano e Roma (1.231 € e 1.068€ rispettivamente).

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.