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Superbonus 110% e frodi fiscali, Fondazione Inarcassa: il Sostegni 3 alimenta il caos normativo. Intervenire sui general contractor
“A poco più di un mese dal decreto antifrode, il governo introduce una nuova misura che modifica l’impianto normativo del superbonus. Con l’obiettivo di combattere le frodi fiscali, questa volta il governo interviene con una nuova stretta che riguarda la cessione del credito maturato per gli interventi realizzati nell’ambito del superbonus. Dalla versione del provvedimento entrato in consiglio dei ministri, emerge che sarà possibile cedere una sola volta il credito spettante maturato e lo stesso varrà per l’opzione dello sconto in fattura. Non ci si rende conto che in questo modo si alimenta solo il caos normativo che provoca danni alla ripresa economica del settore edilizio, crea incertezze per i professionisti e frena le famiglie a intervenire sulla propria abitazione. Noi pensiamo che insieme alla stretta contro le frodi, ci voglia un’azione contro gli istituti che alimentano queste situazioni. Notiamo ad esempio che i maggiori problemi si stanno verificando con i general contractor”. Questo il commento di Franco Fietta, presidente della Fondazione Inarcassa, al decreto legge approvato dal governo nella seduta dell’ultimo Consiglio dei ministri, battezzato decreto-legge “sostegni-ter”, di cui si attende il testo definitivo, che all’art. 26 introduce una nuova stretta sulle misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali e, in particolare, all’applicazione del superbonus 110%.
“E’ chiaro che in ogni tentativo di combattere le frodi fiscali, il governo vedrà sempre al suo fianco gli architetti e ingegneri liberi professionisti - prosegue Fietta – perché ogni abuso delle agevolazioni fiscali va combattuto e punito. Se il governo intervenisse sulla figura del general contractor, cui spesso il contribuente dà in appalto la pratica del superbonus, dalla progettazione alla realizzazione dell’opera, il problema sarebbe già diverso. I general contractor che acquisiscono incarichi con soluzioni “chiavi in mano” per poi gestire tutta la pratica in casa sono un facile innesco per le frodi. In ogni caso, le notizie di frodi che leggiamo sui media sono clamorose e sintomatiche di assenza di controlli che, almeno in via preliminare e basilare, servirebbero prima di ogni altra azione. Qui ci attendiamo un intervento chiaro da parte del governo, ma senza cambiare le carte in tavola agli operatori creando ancora un clima di grande incertezza. Siamo in attesa di conoscere il testo definitivo del “sostegni-ter”, a distanza di poco più di un mese dal decreto antifrode. Quale credibilità può avere agli occhi del contribuente un governo che prima incentiva gli interventi di risparmio energetico e messa in sicurezza degli immobili e poi fa marcia indietro? Se questo è un tentativo da parte del governo per smantellare progressivamente e a colpi di decreto-legge il superbonus, lo si dica subito”, conclude Fietta.

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