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La coibentazione permetterebbe di risparmiare 1,45 milioni di tonnellate di petrolio ogni anno
Investire risorse nell’isolamento termico del settore industriale e produttivo conviene e fa bene all’ambiente. Secondo uno studio condotto nel mese di marzo dal think tank Eiif, il potenziale di riduzione di emissioni connesso con l’incremento di efficienza dei sistemi di coibentazione industriale a livello europeo è pari a 40 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, con un risparmio energetico equivalente al consumo di energia di circa 10 milioni di abitazioni o di 20 milioni di autovetture.
Lo studio sul potenziale di risparmio con l'isolamento industriale
L'indagine di Eiif si basa su 2500 ispezioni effettuate negli ultimi 10 anni. Per analizzare il potenziale di risparmio, lo studio ha preso in esame le perdite energetiche degli attuali metodi di isolamento presso le aziende industriali e le ha confrontate con uno scenario in cui tutto è isolato secondo le classi energetiche per l'isolamento definite dalla linea guida tedesca VDI 4610.
I dati dell’industria italiana
Per quanto riguarda il caso italiano emerge una corrispondenza tra i segmenti industriali con il maggior potenziale di riduzione di costi energetici e quelli più esposti alle politiche di riduzione delle emissioni: il settore della produzione elettrica attraverso la coibentazione potrebbe risparmiare annualmente 416 mila tonnellate in petrolio ovvero evitare l’emissione di 1,25 milioni di tonnellate di CO2.
Al secondo posto si posiziona l’industria mineraria non metallifera, con 157 mila tonnellate di petrolio pari a 450 mila tonnellate di CO2, seguita dal settore della raffinazione del petrolio che produce 542 mila tonnellate di anidride carbonica pari a 155 mila tonnellate di petrolio. Seguono poi il settore chimico, agroalimentare e metalmeccanico.
Con una più efficace coibentazione nel settore industriale l’Italia risparmierebbe ogni anno energia per un totale di 1,45 milioni di tonnellate di petrolio e non emetterebbe 3,86 milioni di tonnellate di CO2.
“Nel caso dell’Italia i dati mostrano un potenziale di riduzione annuo di emissioni di anidride carbonica pari a 3,86 milioni di tonnellate di CO2 che equivalgono al consumo energetico di circa 1 milione di abitazioni o di 21 milioni di autovetture”, ha commentato al Sole 24 Ore Alberto Forbiti, amministratore delegato di Riva Mariani, azienda attiva nel settore dell’impiantistica industriale.

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