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Scissione dei pagamenti Iva, online le liste definitive per l’anno 2023
Anche quest’anno la scissione dei pagamenti o split payment trova la sua lista aggiornata con l’indicazione delle società, degli enti e delle fondazioni della Pa nei confronti delle quali, per il prossimo anno, il 2023, in relazione alle operazioni Iva effettuate con tali soggetti scatterà l’applicazione del meccanismo dello split payment (articolo 17-ter, comma 1-bis, del decreto Iva). Tale elenco è consultabile nella sezione ad hoc del sito del Dipartimento delle Finanze cliccando su elenchi 2023. I soggetti interessati, come indicato sul sito del Dipartimento delle finanze, fatta eccezione per le società quotate nell’indice Ftse Mib, potranno segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante il seguente modulo di richiesta.
Si ricorda inoltre che le liste hanno efficacia costitutiva, cioè, per tutelare il legittimo affidamento degli interessati, la disciplina trova spazio solo dalla data di effettiva inclusione del soggetto nelle stesse.
L’IDENTIKIT DEGLI ENTI OBBLIGATI. All’interno dei nuovi elenchi 2023, aggiornati allo scorso 20 ottobre, compaiono, in ordine: le società controllate di fatto dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dai ministeri; gli enti e le società sotto il controllo delle Amministrazioni centrali, locali e degli enti nazionali di previdenza e assistenza; gli enti, le società e le fondazioni partecipate per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70%, dalle Amministrazioni pubbliche, e ancora, le società quotate inserite nell'indice Ftse Mib della Borsa italiana. Non sono invece incluse nell’elenco le Amministrazioni pubbliche, come definite dall’articolo 1, comma 2, legge n. 196/2009, comunque tenute all’applicazione dello split payment e individuate nell’elenco Ipa pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche amministrazioni. A tal proposito, negli elenchi, ciascun soggetto è individuato tramite codice fiscale, denominazione e, in dettaglio, per data di inserimento.
IL CALENDARIO DEGLI AGGIORNAMENTI ANNUALI. Come accennato, gli elenchi per il 2023 sono aggiornati al 20 ottobre 2022, come previsto dall’articolo 5-ter, comma 2, del Dm del 23 gennaio 2015, che ne richiede infatti la pubblicazione entro il 20 ottobre di ciascun anno, con effetti sull’anno successivo. Alle società, agli enti e alle fondazioni presenti nelle liste, escluse le società quotate inserite nell'indice Ftse Mib della Borsa italiana, è consentito segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, fornendo idonea documentazione, esclusivamente mediante l’apposito modulo di richiesta, al quale è obbligatorio allegare la visura camerale.
UNIVERSO PA. La scissione dei pagamenti è il meccanismo di versamento dell’Iva dovuta per le operazioni effettuate nei confronti di soggetti pubblici, col quale si consente all’erario di acquisire direttamente l’imposta. Naturalmente, ciò comporta che le pubbliche amministrazioni debbano a loro volta versare direttamente all'erario l’Iva addebitata loro dai fornitori. E questo è il funzionamento di questo strumento che ha quindi la Pa e il suo vasto mondo come fattore centrale. Ma cos’è la Pa, quali soggetti vi fanno parte? La risposta è nell’articolo 1, comma 2 del Dlgs. n. 165/2001, che stabilisce che per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) e le Agenzie istituite dal Dlgs n. 300/1999 (Agenzie fiscali). Inoltre, fino alla revisione organica della disciplina di settore, tale definizione si applica anche al Coni.

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