Un bonus sotto forma di credito d’imposta anche per piccoli investimenti di valore inferiore a 515,46 euro ma pur sempre utili all'attività dell'impresa. Rientrano a pieno titolo quindi smartphone, tablet, ma anche sedie o mobili per ufficio. È quanto precisato dall’Agenzia delle entrate nella circolare del 23/7/2021, n. 9/E (IN ALLEGATO), in risposta a un quesito.
Restano ferme le altre condizioni in passato richiamate dall’Agenzia: per quanto riguarda la soglia di 516,46 euro, il costo può essere portato in deduzione per intero nell'esercizio in cui i beni sono acquistati a condizione che gli stessi siano suscettibili di autonoma utilizzazione. Inoltre è necessaria la strumentalità degli stessi anche laddove il costo sia dedotto per intero nell'esercizio. Quindi non rientrano nel perimetro quei beni che esauriscono la loro utilità nell'esercizio in cui sono acquistati.
Il credito d'imposta corrisponde al 6% o al 10% del costo di acquisto, a seconda del periodo in cui il bene è avvenuto, e può essere fruito nel periodo temporale previsto dalla norma, ovvero tre o cinque quote annuali oppure in un'unica quota annuale, a seconda della disciplina applicabile.
Se il bene acquisito viene ceduto a terzi o a strutture produttive situate all’estero, entro i due anni successivi dall’entrata in funzione, il credito d’imposta viene ricalcolato. Questo vale per tutti i beni acquisiti, non solo quelli di importo inferiore ai 516,46 euro.
Franco Metta