


-
Superbonus e bonus edilizi, ampliata la platea dei cessionar...
-
Progettazione delle 212 scuole nuove previste dal PNRR: pubb...
-
Al 31 dicembre 2021 le opere incompiute erano 379, in calo r...
-
Legge delega che riscrive il Codice dei contratti: l'analisi...
-
DL Semplificazioni fiscali (n. 73/2022): le novità per il se...
-
Appalti internazionali, dall'UE un regolamento per la tutela...
-
Modifiche al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza...
-
Superbonus 110%, ok alla cessione del credito alle partite I...
-
MCE 2022, si chiude con successo l’edizione “della ripartenz...
-
Superbonus 110%, l'AdE risponde a un quesito sull'utilizzo p...
-
Super Sismabonus e nuovo portale, ENEA attende indicazioni d...
-
Diventa strutturale la compensazione dei crediti/debiti con ...
-
Bollette: nel terzo trimestre +0,4% per l'elettricità, stabi...
-
Contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas natu...
-
A giugno inflazione all'8%, un livello che non si registrava...
-
Cessioni crediti imprese energivore, dal 7 luglio l’invio de...
-
Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, nei ...
-
Efficienza energetica e rinnovabili, raggiunto un accordo al...
-
4,1 miliardi per reti elettriche intelligenti e più resilien...
-
600 milioni per migliorare la depurazione e il riutilizzo de...
-
Idrogeno nel trasporto ferroviario e stradale, al via la spe...
-
Qualificazione delle Stazioni appaltanti, Anac pubblica la R...
-
Agrivoltaico sostenibile, oltre 600 le adesioni alla Rete na...
-
Superbonus: stop dal Governo a qualsiasi ipotesi di proroga
Ribassi eccessivi nelle gare relative ai servizi tecnici: boomerang per le casse dello Stato
I ribassi eccessivi nelle gare relative ai servizi tecnici sono un vero e proprio boomerang per le casse dello Stato. Elaborando i dati forniti dall’ANAC è palese che ai minori esborsi iniziali, fanno da contraltare una serie di criticità che diventano immediatamente evidenti se spostiamo l’attenzione a quello che avviene dopo la gara.
Nella fase esecutiva, infatti, i ritardi, le sospensioni e le varianti in corso d’opera non solo annullano i presunti vantaggi dei forti ribassi, ma comportano costi e tempi superiori rispetto alle procedure affidate con ribassi congrui. Mediamente le gare ad alto ribasso generano: 268 giorni di ritardo sui progetti, 141 giorni di sospensione; il 92% mostra varianti sui progetti, il 66% ritardi e il 76% dei progetti ha almeno una sospensione.
Dall’indagine – ha esordito l’ing. Franco Fietta, Presidente della Fondazione Inarcassa – si evince un quadro desolante: gli investimenti nel settore delle costruzioni sono crollati ininterrottamente dal 2005 al 2020, anno che ha segnato una prima significativa inversione di tendenza; dopo l’introduzione del codice degli appalti nel 2016 e sino al 2020 è salito il numero delle gare affidate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, mentre è calato proporzionalmente il numero di quelle affidate con il criterio del massimo ribasso; non ci sono differenze significative - in termini economici - nei ribassi di aggiudicazione, tra le gare affidate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e quelle affidate con il criterio del massimo ribasso.
Le parole del Presidente di Fondazione Inarcassa prendono spunto dai dati ANAC e arrivano a una conclusione netta:
Ridurre molto il prezzo non è un vantaggio per la PA, come potrebbe sembrare, ma è uno svantaggio: come confermano i dati dello studio – prosegue Fietta - questo comporterebbe un impatto negativo sulla qualità dei lavori, e l’Europa e la messa a terra del PNRR richiedono tutt’altro.
Tra gli impegni recentemente assunti dal Governo con il Piano nazionale di ricerca e resilienza (PNRR), si prevede una riforma complessiva del quadro legislativo in materia di contratti pubblici e la Fondazione auspica l’introduzione dell’equo compenso.
“E’ sempre più evidente la necessità di inserire all’interno delle gare d’appalto un tetto minimo di prezzo affinché la qualità del lavoro mantenga standard adeguati” conclude il presidente Fietta.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.