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Scaldabagno domestico 100% idrogeno
Rinnai inventa il primo scaldabagno domestico full hydrogen. La nuova tecnologia della multinazionale giapponese assolve al compito a cui sono chiamati, da qui ai prossimi anni, i grandi Produttori HVAC+R ovvero di realizzare macchine in grado di impiegare l’idrogeno in modo sicuro e longevo, diffondendo fiducia nella sostenibilità verso gli utilizzatori, le Istituzioni e la stessa filiera. Nello specifico lo scaldabagno risolve, mediante soluzioni tecniche, le criticità di trattamento dell’idrogeno.
La camera di combustione
La combustione dell’idrogeno comporta una riduzione della CO2 in atmosfera, ma la sua concentrazione in eccesso genera elevate temperature di combustione, con conseguente immissione di NOx, problematica risolta tramite la lean combustion.
L’aggiunta di idrogeno estende i limiti di infiammabilità, ma l’estrema diffusività in massa della sua molecola, dovuta alle piccole dimensioni rispetto agli idrocarburi tradizionali, genera instabilità: migrazione del combustibile più leggero, spegnimenti localizzati di fiamma e stress termoacustici, problemi risolti tramite una nuova geometria della camera di combustione.
Nella componentistica di questo scaldabagno sono racchiuse tante accortezze e innovazioni tecnologiche, come il sensore UV per la rilevazione della fiamma dell’idrogeno (che è incolore e non genera corrente di ionizzazione).
Il bruciatore
Il bruciatore progettato e costruito da Rinnai è in grado di replicare il range di funzionamento di uno scaldabagno standard a metano, assicurando alte prestazioni anche a basse potenze e garantendo comfort di utilizzo in presenza di basse portate o bassi salti termici.
È composto da due layer: uno metallico dal pattern longitudinale e uno di acciaio sinterizzato flame retardant. Accoppiati, creano quel tappeto di fiamma necessario a superare l’infragilimento a cui sono esposti i metalli a contatto con l’idrogeno.
Apparato di premiscelazione
Un’ulteriore innovazione strutturale è stata introdotta sull’apparato di premiscelazione, in cui il ventilatore spinge aria all’interno della camera di combustione che si riduce nelle dimensioni apportando riduzione del gas immagazzinato, con la conseguente eliminazione del rischio di esplosione anche in caso di ritorno di fiamma, il cui controllo è garantito anche da un apposito sensore TC.

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