


-
Nuovo Codice Appalti, istituita al Consiglio di Stato la Com...
-
Parma: scoperti crediti fittizi Bonus Facciate, Ecobonus e S...
-
Fondo di Garanzia Pmi, oltre 256,8 miliardi il valore delle ...
-
Bando per la rigenerazione culturale e sociale dei borghi st...
-
Superbonus 110%, MEF: incide negativamente sul Bilancio dell...
-
Bonus edilizi, le professioni tecniche: sbloccare la cession...
-
Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territor...
-
Inclusione del gas e del nucleare tra le attività economiche...
-
Green Communities, pubblicato il bando
-
Covid-19, siglato il 30 giugno l'accordo su aggiornamento Pr...
-
MiSE: dal 21 settembre le domande per gli incentivi blockcha...
-
Corrispettivi di sbilanciamento, è in corso il processo di a...
-
Incentivi per il rilancio di cinque aree di crisi industrial...
-
Omessa dichiarazione Iva 2022, ancora in tempo per regolariz...
-
Compensi per intermediazione immobiliare: la detrazione del ...
-
Superbonus 110%: ulteriori chiarimenti dal MEF
-
Sismabonus 110%, da ISI nuove risposte a quesiti
-
Parco eolico e valutazione di impatto ambientale: nuova sent...
-
Prima centrale elettrica a fusione capace di produrre 300-50...
-
1 miliardo e 375 milioni di euro per la manutenzione delle s...
-
Bandi PNRR per servizi tecnici e appalti integrati: boom nel...
-
Campania: aggiornato il Prezzario dei Lavori Pubblici
-
Imposta di bollo contratti Mepa: due modalità per il pagamen...
-
Installazione di un ascensore su area comune per eliminare b...
Caro materiali, Assistal: cantieri in chiusura e imprese in crisi irreversibile a causa di misure inadeguate
“Lo avevamo denunciato mesi fa” – ha dichiarato Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL – “e puntualmente sta accadendo, come dimostrano le incessanti voci che si sono levate e continuano a levarsi contro una situazione di grave insostenibilità dettata dal rincaro delle materie prime. Gli strumenti individuati dal MIMS si sono rilevati non adeguati, sia per le risorse stanziate, sia per le metodologie adottate, per rispondere ad un’emergenza in atto da mesi e che continua ad allargarsi. È inconcepibile l’intento dei tecnici del Ministero di voler risolvere il problema con procedure ordinarie e vetuste, in modo burocratico, quando sarebbe stato più opportuno ascoltare la voce delle imprese che sono quotidianamente nei cantieri e vivono sulla loro pelle e su quella dei propri lavoratori le conseguenze di aumenti abnormi. Lo avevamo chiesto e continuiamo a chiederlo: è necessario un provvedimento straordinario, che sia in grado di ristorare tutte le imprese della filiera e che sia in grado di farlo immediatamente. Attendere l’applicazione delle misure compensative che così come strutturate, prevedono un parziale rientro economico dopo molto mesi è un meccanismo insostenibile per le imprese. Le imprese non sono in grado di accedere a questo mercato fuori controllo, partecipare alle nuove gare e tenere aperti i cantieri. Se continuiamo su questa strada è tutto a rischio, a partire dal PNRR, con conseguenze catastrofiche per il settore, per le imprese e i lavoratori che ne fanno parte.”

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.