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Nasce la Scuola per lo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome
Sarà inaugurata il 16 dicembre la Scuola per lo sviluppo sostenibile per le Regioni e le Province autonome, organizzata dall’ASviS in collaborazione con il Centro interregionale di studi e documentazione (CINSEDO), la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, insieme alla Rete delle Università per lo sviluppo Sostenibile (RUS), la Scuola Nazionale di amministrazione (SNA) e con il contributo di TERNA, della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) e dell’ENI.
La scuola fornisce una formazione di alto profilo sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, con particolare attenzione all’attuazione dell’Agenda 2030 attraverso le politiche di competenza delle Regioni e delle Province autonome. Il percorso formativo si rivolge a dirigenti e funzionari delle Regioni e delle Province autonome per approfondire le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di accrescere il livello di consapevolezza, impegno, responsabilità e leadership degli enti territoriali nell'attuare l’Agenda 2030, in piena sinergia con le politiche nazionali ed europee. In particolare, la scuola fornisce le conoscenze per definire obiettivi, strumenti, priorità e azioni necessarie al fine di garantire l’uso uniforme degli strumenti di programmazione e attuazione territoriale con la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e i nuovi strumenti finanziari dell’Unione europea.
“Sono sempre stato convinto – ha sottolineato Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - che la prospettiva dello sviluppo sostenibile, nella sua accezione ampia fissata dai cardini di Agenda 2030, sia un percorso necessario per un’azione di governo efficace. Ed il fatto che temi come il green deal o la digitalizzazione siano stati posti alla base del piano Next Generation dell’Unione Europea è una dimostrazione ulteriore della necessità di guardare strategicamente ad un modo nuovo di concepire ogni intervento amministrativo. Per tale motivo abbiamo accettato questa nuova ‘sfida’ suggerita da ASviS: una scuola per lo sviluppo sostenibile che aiuti a crescere funzionari e dirigenti della Regioni e delle Province autonome, fino a formare una nuova classe dirigente, in grado di cogliere una possibile svolta culturale, educativa ed imprenditoriale. Credo che la politica – ha concluso Bonaccini - abbia il dovere di porre la pubblica amministrazione alla guida di questa ‘rivoluzione” di scenario che deve coinvolgere giovani ed imprese per formare una classe dirigente in grado di muoversi in Europa e nel mondo in maniera nuova, attenta, capace di cogliere i diversi fenomeni, in qualche modo ‘rivoluzionaria’ “
“La creazione di un percorso di formazione per chi sarà chiamato a prendere decisioni a livello territoriale è in linea con la missione dell’ASviS e con il processo di territorializzazione dell’Agenda 2030 auspicato dall’Onu e dalla Commissione europea – evidenzia il portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini. “Questa iniziativa vuole generare un cambiamento culturale profondo, che ponga la sostenibilità al centro della programmazione a livello territoriale, stimolando riflessioni sul tipo di Paese che vogliamo costruire. L’ASviS, anche attraverso il Rapporto sui Territori pubblicato in questi giorni, intende contribuire a questo processo di trasformazione, fornendo ai decisori gli strumenti per decidere come costruire un futuro più resiliente e sostenibile”.
Il lancio della scuola si terrà online mercoledi 16 dicembre con i saluti istituzionali del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini e con una lectio magistralis del portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini. Le lezioni si svolgeranno con un approccio ibrido, alternando momenti di formazione asincrona (e-learning e documenti a disposizione dei discenti) a momenti di formazione sincrona (14 webinar) a partire dall'8 gennaio.

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