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BDR Thermea riscalda case storiche con caldaie 100% a idrogeno
Il Gruppo BDR Thermea ha lanciato il primo dicembre un progetto pilota, primo al mondo, che prevede in 12 case abitate l’utilizzo di caldaie funzionanti 100% idrogeno immesso nella rete di gas naturale esistente.
Il progetto pilota è stato avviato nella città di Lochem, nell'Olanda orientale. Le case unifamiliari, tutte costruite intorno al 1900, sono state dotate di una caldaia che brucia idrogeno puro a zero emissioni di carbonio. L'idrogeno verrà immesso nella rete del gas esistente in una zona industriale adiacente. È la prima volta che il riscaldamento a idrogeno viene testato su questa scala in tutto il mondo.
Grazie ad una collaborazione tra BDR Thermea e l'operatore di rete Alliander, il progetto pilota durerà tre anni, garantendo test approfonditi nel periodo invernale, quando la domanda di calore raggiunge i massimi livelli. Le case sono state volutamente scelte quali edifici residenziali storici, tenendo conto delle restrizioni alle modifiche che possono essere apportate in virtù del loro status di patrimonio culturale.
"Il riscaldamento degli edifici e dell'acqua contribuisce in modo significativo all'utilizzo di energia e alle emissioni di CO2: il riscaldamento degli ambienti rappresenta il 63,6% del consumo energetico residenziale dell'UE mentre la produzione di acqua calda sanitaria figura il 14,8%. La decarbonizzazione degli edifici è quindi un imperativo urgente e l'idrogeno è una delle tecnologie chiave per farlo, insieme alle pompe di calore completamente elettriche e alle soluzioni ibride che abbinano le pompe di calore alle caldaie a gas", afferma Bertrand Schmitt, CEO del Gruppo BDR Thermea.
“Questo test pilota segna una nuova pietra miliare nel percorso pionieristico che abbiamo intrapreso già da diversi anni utilizzando l’idrogeno quale vettore per la transizione energetica” dichiara Alberto Favero, Direttore Generale di Baxi SpA, “e rappresenta un’ulteriore conferma dell’intensa attività per la decarbonizzazione che stiamo portando avanti sia come Gruppo che come azienda”.
Una recente ricerca commissionata dall'EHI (associazione europea che riunisce le maggiori industrie e associazioni del riscaldamento) e pubblicata dalla società di consulenza Guidehouse mostra che un mix di tecnologie di riscaldamento è il modo più rapido per ridurre i consumi di gas naturale del 45% nel 2030.
Le pompe di calore svolgono un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione del riscaldamento e sono perfette per le nuove costruzioni e case ben isolate. Le soluzioni ibride possono ridurre rapidamente le emissioni di carbonio negli edifici esistenti meno isolati, riducendo il consumo di gas fino al 70%. Col tempo, il consumo di gas rimanente può essere ridotto utilizzando gas rinnovabili, come l'idrogeno verde.

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