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Avanti tutta con la la riforma delle professioni che rappresenta “una grande occasione” per “ridisegnare un nuovo quadro di sviluppo della nostra società, più attento alle esigenze di tutela ambientale e miglioramento della qualità della vita”.
L'esortazione a “fare presto” con il riassetto degli ordinamenti professionali arriva dal presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano (nella foto), che nel suo intervento pubblicato oggi sul Corriere della Sera prende posizione nel dibattito sul ruolo delle professioni.
Ingegneri pronti ad attuare i principi della Manovra di Ferragosto
“Gli ingegneri non temono affatto la data del 13 agosto 2012, termine entro il quale tutte le categorie devono adeguarsi al D.L. n.138. Anzi. Sono pronti con un pacchetto di proposte, in attuazione dei principi della riforma”, precisa Zambrano.
Paletti al capitale negli studi professionali
Gli ingegneri giudicano però come “assolutamente deleterie” le norme sulle società professionali che consentono “a soggetti terzi – anche non professionisti – di detenere anche quote di maggioranza delle imprese operanti nel settore dei servizi ingegneristici”. Secondo Zambrano “non si possono appaltare agli industriali i servizi intellettuali come quelli dell'ingegneria, con il rischio di consegnare a centri di interessi, ben definiti, il compito di salvaguardare compiti importanti, come la sicurezza dei cittadini. Compiti che, invece, la stessa Costituzione affida ai professionisti. Non è la logica del profitto l'obiettivo principale delle professioni intellettuali”.
Proposte per la salvaguardia dei cittadini
Per rilanciare il Paese, la categoria degli ingegneri avanza alcune proposte al Governo. Tra queste, il presidente del CNI cita “gli interventi in materia di salvaguardia dei cittadini, sia nell'ambito delle costruzioni (con la pianificazione di azioni di interventi di prevenzione sui fabbricati esistenti), sia in quello domestico, attraverso la promozione di attività informative sull'infortunistica domestica”.
Cultura green e presidi territoriali multidisciplinari
Altra priorità, secondo Zambrano, consiste nel “promuovere la diffusione di una cultura sempre più ecosostenibile, volta al risparmio energetico e al miglioramento della qualità della vita”. A questo si aggiungono “la tutela e la prevenzione del territorio da dissesti idrogeologici e calamità naturali, grazie alla creazione di veri e propri presidi territoriali multidisciplinari, che intervengono anche in fase di emergenza”.
Certificazione
Infine, gli ingegneri si dicono disponibili a certificare il rispetto di norme e regolamenti, in supplenza di una pubblica amministrazione “lenta e farraginosa nel rilascio dei pareri necessari per la realizzazione di opere pubbliche e private”.

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