



-
Edilizia, il tavolo al MiSE. Le richieste di FINCO e dei sin...
-
Accordo Geometri - Invimit e competenze professionali: le co...
-
I prezzi al metro quadro nel non residenziale: la complessit...
-
Cancellato lo sconto in fattura per Ecobonus e Sismabonus: a...
-
Il Decreto Clima è legge
-
Impianti termici di condomìni e scuole, dal 21 dicembre in v...
-
È legge il Decreto Sisma. Ampliato l'Art Bonus
-
Legge di bilancio: 2,5 miliardi per l'edilizia scolastica
-
Piano straordinario per l’adeguamento alla normativa antince...
-
Indice di efficienza energetica dei sistemi di illuminazione...
-
Fine Tutela, ARERA: ancora troppi clienti nel Mercato Tutela...
-
Registrazione degli impianti termici nel catasto regionale: ...
-
Decreto Sisma: le audizioni della Rete Professioni Tecniche ...
-
Accordo Invimit - Geometri: Federarchitetti interviene a tut...
-
Campania: 250 milioni per la riqualificazione urbana
-
Impianti elettrici domestici: per la messa in sicurezza c’è ...
-
Bonus Facciate, un emendamento lo estende ai lavoratori auto...
-
Equo compenso, il Tar Marche annulla un bando per violazione...
-
Codice Appalti e nuovo Regolamento unico: la posizione della...
-
Monopattini elettrici equiparati alle bici: approvato emenda...
-
Interventi edilizi in zone sismiche sottratti a vigilanza pr...
-
PNIEC: le proposte del Tavolo di Filiera delle pompe di calo...
-
La decarbonizzazione del sistema energetico italiano
-
Posa in opera dei serramenti, progetto di norma in inchiesta...
L'allarme era già stato lanciato, lo scorso 27 dicembre, dalla Cgia di Mestre. Nell'indagine condotta dall'associazione degli artigiani e delle piccole imprese, i numeri pubblicati erano alti, e in crescita: 180 i giorni di ritardo con cui la PA paga le imprese; 10 mld annui, il costo dei recuperi crediti per le aziende; 70 mld, l'ammontare complessivo di non riscosso.
Una situazione che sta affossando l'imprenditoria italiana, sopratutto quella medio-piccola, costretta a ricorrere a prestiti bancari per finanziare l'attività. E che deve essere, come suggerito dal presidente della Cgia Bortolussi in occasione della presentazione dei dati, affrontata al più presto dalla cosidetta fase 2 del Governo Monti. E proprio in vista della redazione del nuovo piano per la crescita, il Ministro Corrado Passera, nell'intervista pubblicata ieri sulle pagine del Corriere della Sera, annuncia che il Governo si impegnerà affinché venga saldato lo scaduto dei pagamenti privati e pubblici che, ammontando a 60-80 mld di euro, sta diventando un "peso insopportabile".
Recepimento delle Direttive europee. Punto prioritario, riferisce Passera, sarà l'adozione, tanto agognata dalle associazioni di categoria, della direttiva europea che prevede il pagamento delle fatture entro 60 giorni.
Collaborazione di banche e Cdp. Necessaria sarà, poi, l'individuazione di sistemi efficienti per smaltire l'accumulato "senza intaccare gli obiettivi di contenimento di deficit e debito pubblico". A riguardo, Passera annuncia il probabile sostegno che verrà chiesto a banche e Cdp (Cassa deposito e prestiti) o, in seconda battuta, l'approvazione della proposta, avanzata nei mesi scorsi, del pagamento dei crediti in Bot.
Buzzetti: "Ritardi nei pagamenti uccidono il mercato". Sulla questione dei ritardi nei pagamenti, considerato come uno dei principali problemi della crisi edilizia che investe l'Italia, è intervenuto anche Paolo Buzzetti, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance). In un'intervista rilasciata alla Stampa, Buzzetti, ribadendo come la politica di rigore di Tremonti sia stata "un freno e non un'incentivazione all'edilizia", ha sottolineato che "non bastano le grandi opere ma occorrono anche quelle minori, che innescano più rapidamente il circolo virtuoso di occupazione." Fra i punti indicati come prioritari da Buzzetti c'è l'apertura del mercato: "l'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici ha calcolato che 28 miliardi l'anno sfuggono alla trasparenza della gara pubblica perché sono a discrezione totale del soggetto.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.