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La percentuale di gas russo inviato all'Europa attraverso l'Ucraina si ridimensionerà considerevolemente. I vertici delle tre principali compagnie energetiche europee e di Gazprom hanno firmato, lo scorso 16 settembre, l'accordo che definisce la ripartizione delle quote per la realizzazione di South Stream, il nuovo gasdotto adibito al trasporto di gas naturale, progettato al fine di incrementare le capacità di approvvigionamento dei mercati dell'Europa centrale e del sud-est europeo e di diversificare le forniture di gas russo all'Unione europea.
ENI 20%. Gazprom ha mantenuto il 50% della torta mentre Eni è scesa al 20% consentendo l' ingresso alla francese Edf e alla tedesca Wintershall (gruppo Basf), ciascuna con una quota del 15%. Partito nel 2008 come una joint venture paritaria tra Eni e Gazprom, il gasdotto diventa quindi più "europeo", con l' obiettivo di renderlo più facilmente finanziabile.
4 CONDUTTURE PER 900 KM. La parte offshore di South Stream, che si snoda attraverso il Mar Nero per una lunghezza totale di circa 900 km, collegherà direttamente le vaste riserve della Russia con i consumatori dell'Unione europea attraverso quattro condutture. "A noi", ha dichiarato Paolo Scaroni, amministratore delegato ENI, " non interessa tanto investire i nostri soldi in un tubo di acciaio in mezzo al Mar Nero con una redditività relativamente modesta, ma siglare un maxi accordo con Gazprom che ci assicuri gli attuali volumi di gas, anzi, che li aumenti, a prescindere dalla nostra percentuale nel progetto. Piuttosto siamo interessati a realizzare l' infrastruttura: Saipem, che ha già realizzato il Blue Stream sotto il Mar nero e il Nord Stream, mi sembra il candidato ideale."
COSTRUZIONE: 2013, OPERAZIONI COMMERCIALI: FINE 2015. E' previsto che South Stream inizi le operazioni commerciali entro la fine del 2015. Le compagnie che partecipano in South StreamTransport AG intendono prendere la decisione finale sull'investimento entro la fine del 2012, prima che nel 2013 inizi la costruzione. A breve, lo studio di fattibilità verrà finalizzato e, tra le varie cose, individuerà in maniera definitiva il percorso sia della parte offshore che della parte onshore del gasdotto. Per quanto riguarda la parte onshore di South Stream, Gazprom ha istituito joint ventures nazionali con le principali compagnie austriache, bulgare, croate, greche, ungheresi, serbe e slovene.
COSTI. Secondo quanto stimato, al massimo regime South Stream sarà in grado di trasportare 63 miliardi di metri cubi l'anno. Al momento il costo dell'intero progetto è stimato attorno ai 15,5 miliardi di euro, 10 dei quali attribuiti al solo tratto sottomarino.

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