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A quanto pare non sembrano riguardare l'Italia le previsioni nere della compagnia americana Greentech Media, che in uno studio vede per il 2009 una forte frenata del mercato del fotovoltaico in tutto il mondo. Per quest'anno al contrario è prevista in Italia – dove nel 2008 il giro d'affari dell'industria fotovoltaica è stato di circa 800 milioni di euro con una potenza installata pari a 220 MW (+300% di potenza cumulata rispetto al 2007) - un'ulteriore crescita, con l'installazione di moduli fotovoltaici per almeno altri 250 MW e un fatturato complessivo che dovrebbe toccare quota 1 miliardo e 250 milioni di euro. Questi dati sono stati illustrati nel corso di un convegno promosso da Anie-Gifi (gruppo imprese fotovoltaiche italiane) nell'ambito di Energethica, il salone dell'energia rinnovabile e sostenibile in programma dal 5 al 7 marzo alla Fiera di Genova.
Gli effetti positivi dello sviluppo del settore, anche in termini occupazionali, sono evidenti. Secondo uno studio condotto dalle aziende Anie/Gifi, solo in Italia entro il 2020 potrebbero essere installati 16 GW di impianti per una produzione di 20 TWh annui di energia elettrica, che contribuirebbero alla creazione di circa 113.000 nuovi posti di lavoro e a un taglio delle emissioni pari a circa 10 milioni di tonnellate di CO2.
Le criticità
Va tenuto presente, tuttavia, che lo sviluppo dell'energia fotovoltaica in Italia deve ancora confrontarsi con due criticità: le difficoltà di allacciamento alla rete e la complessità delle procedure autorizzative. Problematiche in parte superate con la pubblicazione nel 2008 da parte dell'AEEG del Testo Integrato delle condizioni tecnico ed economiche per la connessione alla rete (TICA - AEEG Delibera ARG/elt 99/08). Inoltre, il meccanismo di incentivazione – Conto Energia - varato nel 2007 ha già dato un considerevole contributo alla semplificazione delle procedure rispetto al precedente Conto Energia varato nel 2005, eliminando la maggior parte dei punti deboli che avevano favorito la bolla speculativa.
Il nodo dell'autorizzazione unica
Rimane tuttavia da sciogliere il nodo dell'autorizzazione unica, criticità che, secondo il Position Paper congiunto Gifi -Assosolare, può essere superata con l'emanazione delle linee guida nazionali. In questo modo gli Enti locali predisposti al rilascio del permesso a costruire l'impianto disporrebbero di uno strumento giuridico ben definito ma, soprattutto, univoco su tutto il territorio nazionale.
Il ruolo delle banche
Importante, inoltre, il ruolo delle banche, cui è richiesta una maggiore fiducia nelle competenze del comparto fotovoltaico e l'elaborazione di innovativi strumenti finanziari per facilitare l'accesso al credito.

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