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Superbonus 110%, Corte dei Conti: è molto oneroso per la finanza pubblica, difficile mantenerlo a lungo
“Il disegno di legge di bilancio, in continuità con le manovre degli anni precedenti, contiene un ampio corpo di misure in grado di incidere in senso positivo sull’attività delle imprese. Al suo interno convergono interventi aventi carattere settoriale, in particolare l’edilizia, e misure rivolte alla generalità delle imprese”.
Lo evidenzia la Corte dei Conti nell'audizione sul disegno di legge di Bilancio 2022 dinanzi alle commissioni riunite Bilancio del Senato e della Camera.
“Sul primo fronte (art. 9), interviene sugli strumenti di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica e di recupero del patrimonio edilizio, in prevalenza operando una ridefinizione dei termini di scadenza e una revisione dell’entità delle detrazioni dei bonus edilizi. Si tratta di una scelta coerente con il consenso riscosso dalle misure, in particolare il Superbonus 110 per cento, ulteriormente stimolato dalle semplificazioni procedurali introdotte con il decreto “Sostegni-bis”, che ne hanno agevolato l’accesso, contribuendo al forte balzo degli investimenti nel settore delle costruzioni”, sottolinea la Corte dei Conti.
“L’intensità della reazione del mercato agli incentivi fiscali, da un canto, e gli stretti vincoli temporali imposti dalle misure, dall’altro, hanno determinato, tuttavia, comportamenti poco virtuosi da parte di alcune imprese. Come segnalato dalle stesse associazioni di categoria in occasione di diverse audizioni parlamentari, non sempre sono stati garantiti livelli adeguati di legalità e di sicurezza nei cantieri, oltre a rilevarsi comportamenti fraudolenti nell’impiego delle misure agevolative. Sarebbe necessario, pertanto, rendere più intensa l’azione che l’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) ha recentemente avviato, attivando una campagna straordinaria di vigilanza nel settore dell’edilizia”, suggerisce la Corte dei Conti. “L’altro ambito di possibili comportamenti illegali, con ricadute importanti sulla finanza pubblica, riguarda alcuni casi di pratiche di concorrenza sleale e addirittura frodi segnalate dall’Agenza delle entrate. Di rilievo, in tal senso, l’approvazione del decreto-legge 157/2021, finalizzato a contrastare i comportamenti fraudolenti nell’utilizzo dei benefici fiscali”.
In merito al Superbonus 110%, ne “andrà attentamente verificata l'efficacia. È indubbio che è molto oneroso per la finanza pubblica ed e' proprio questa sua onerosita' che rende difficile ipotizzare per un lungo periodo un tale livello”, ha dichiarato il presidente di sezione della Corte dei Conti, Enrico Flaccadoro, in risposta a una domanda in audizione. "Dopo la fase di riavvio dell'economia è doveroso ripensare un provvedimento virtuoso, come quello che punta a recuperare efficienza, ma con un livello di compartecipazione al miglioramento energetico da parte dei beneficiari di questo intervento. Sara' il legislatore, all'uscita della parte emergenziale, che dovra' individuare un sistema utile e al contempo finanziariamente sostenibile per la finanza pubblica. Le due cose devono andare insieme, al livello attuale è difficile riuscire a farle andare insieme. Sarei cauto nell'immaginare un regime come quello attuale per un lungo periodo”, ha detto Flaccadoro.

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