



-
Prorogare il Superbonus fino alla fine del 2023 includendo t...
-
Superbonus, troppi ostacoli e complicazioni bloccano ancora ...
-
Superbonus 110%: la Cassazione sulla realizzazione di un cap...
-
Superbonus 110%: presentata interrogazione con i dati diffus...
-
Nuovo decreto certificati bianchi, le osservazioni del Coord...
-
Al via progetto europeo per fornire dati sugli effetti della...
-
Campania, ok a interventi nell'edilizia sanitaria per oltre ...
-
Al via la consulta sulle opere infrastrutturali del Piano Na...
-
Meccanica italiana, l’oscillazione dei prezzi e la scarsa di...
-
Dalla Commissione europea la proposta di revisione della Dir...
-
Ok alle agevolazioni prima casa in presenza di immobile ered...
-
Transizione digitale per l’Ambiente Costruito: pubblicato il...
-
Superbonus 110%, la filiera delle costruzioni chiede rassicu...
-
Professionisti settore edile: speciale gestione contratto, c...
-
Superbonus 110%, segnalazione all'Antitrust sui visti di con...
-
MEF interrogazione: proroga del Superbonus 110% e revisione ...
-
Lazio: approvato dal Consiglio regionale il nuovo Piano terr...
-
Via libera definitivo alla Legge di delegazione europea 2019...
-
Approvato il decreto Riaperture
-
ANIT: eletto il nuovo direttivo 2021-2025
-
Piste ciclabili che collegano le stazioni ferroviarie alle u...
-
Veneto: bando per la riqualificazione degli impianti sportiv...
-
Energy Service Company che opera come General contractor: no...
-
Norme Tecniche Costruzioni: nuova sentenza della Corte costi...
Negli ultimi anni si è parlato molto delle proprietà innovative offerte dai materiali di dimensione nanometrica (compresa tra 1 e 100 nm), sempre più utilizzati in molteplici settori industriali, tra cui quello edilizio. I nanomateriali multicomponenti (multi component nanomaterials, MCNMs) sono caratterizzati da due o più componenti di dimensione nanometrica, da un nanomateriale modificato in superficie tramite un opportuno rivestimento (come ad esempio un polimero) o da un nanomateriale incluso in una matrice solida.
Questi materiali suscitano preoccupazioni riguardo alla salute umana e al loro impatto ambientale, a causa della difficoltà nello stimare i tassi di degradazione e la tossicità che può derivare dalle singole componenti integrate. Da questi presupposti nasce il Progetto SUNSHINE, finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea con 6,5 milioni di euro, finalizzato allo sviluppo e la validazione di strategie Safe and Sustainable-by-Design per prodotti che incorporano nanomateriali multicomponenti al fine di facilitarne l’implementazione su scala industriale. Il progetto coinvolge oltre 30 partner internazionali ed è coordinato dal gruppo di ricerca del professor Antonio Marcomini dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Una prima fase sperimentale riguarderà la caratterizzazione chimico-fisica dei MCNMs, prima e dopo aver applicato un processo di invecchiamento accelerato che potrebbe influenzare il rilascio di nanomateriali potenzialmente pericolosi per la salute umana e l’ambiente. Si cercherà di ridurre il potenziale pericolo dei nanomateriali multicomponenti studiati già nella fase iniziale di formulazione, ad esempio, modificandone la superficie con opportuni rivestimenti, e cercando nel contempo di garantire le performance iniziali di prodotto e la fattibilità economica. Verrà per questo sviluppato anche un software per promuovere il dialogo, la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i vari partner del progetto.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.