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Etichette energetiche, dal 1° marzo si cambia. Ma i consumatori lo sanno?

In adeguamento alla nuova normativa europea, le vecchie etichette di classificazione dei consumi verranno sostituite dalle nuove pensate per essere più fedeli alle reali capacità energetiche del prodotto

giovedì 25 febbraio 2021 - Redazione Build News

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Dal 1° marzo, in conformità con il Regolamento europeo del 4 luglio 2017, n. 1369, in Italia entrerà in vigore la nuova etichetta di classificazione dei consumi energetici degli elettrodomestici. La nuova scala di valori sarà applicata inizialmente a sei tipi di apparecchiature elettroniche: lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici, refrigeratori e frigoriferi, lampade, display e monitor televisivi, per poi essere estesa anche agli altri dispositivi elettronici. La nuova etichetta classifica tutti gli attuali elettrodomestici presenti sul mercato in una fascia compresa tra A e G ed eliminando le classi A+, A++ e A+++ considerate poco chiare dai consumatori, con l’intento di spingere il mercato a sviluppare apparecchiature sempre più efficienti e green. (primo marzo nuove etichette energetiche)

I consumatori italiani sono informati della novità?

Da un sondaggio commissionato dal sito Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat emerge che il 69,4% dei consumatori italiani – percentuale che corrisponde a più di 30 milioni di persone – non sarebbe a conoscenza della modifica delle etichette sulle classi di consumo che sta per entrare in vigore.

Il dato emerso è tanto più importante se si tiene conto che, da quando nel 1998 sono diventate obbligatorie, gli italiani si sono progressivamente affidati alle etichette energetiche per fare i propri acquisti, tanto che il 95% di loro ha dichiarato che l’etichetta energetica è un’informazione “importante” per ragioni di risparmio economico (il solo frigo pesa per il 10-15% sulla bolletta annua di una famiglia media), energetico o per la salvaguardia dell’ambiente e il 56% la descrive esplicitamente come “molto importante”. Il dato sembra concordare con quanto emerge a livello europeo, dove l’85% dei consumatori riconosce e guarda le etichette prima di effettuare un acquisto. Tra chi invece esprime un giudizio negativo sull’etichetta – percentuale che, secondo i dati di Facile.it, corrisponde a oltre 1 milione e 100mila italiani – c’è chi non considera utile la classificazione e chi invece ammette di non capire bene il significato delle etichette.

L’attenzione degli italiani verso la classificazione energetica degli elettrodomestici

L’attenzione degli italiani verso le etichette energetiche si comprende bene se si considera che la scelta di un elettrodomestico con classe di efficienza più alta (ad esempio se si sostituisce un frigo di classe B con uno di classe A+) può comportare un risparmio finale sulla bolletta di quasi 90 euro all’anno.Sul fronte del risparmio derivante dalle nuove etichette sulla guida gratuita che ENEA ha messo a disposizione sul suo sito viene riportato che l’impiego un frigo da 300 litri in classe A permetterà di risparmiare circa 40 euro all’anno in bolletta, almeno 10 euro di risparmi per 100 cicli di una lavatrice classe A, 5 per una lavastoviglie, 40 per una lavasciuga, 30 per mille ore di accensione del televisore e 6 per 3 mila ore di una lampadina Led sempre in classe A.

Nuove etichette energetiche: perché sono state modificate e quali sono le novità

Le nuove etichette saranno affiancate dalle vecchie a partire dal 1° marzo e fino al 30 novembre 2021 per permettere ai consumatori di adattarsi alle nuove modifiche, mentre dal 1° dicembre 2021 le vecchie classificazioni saranno ufficialmente vietate. Oltre al taglio delle classi A+, A++, A+++ la nuova normativa prevede anche un irrigidimento dei requisiti di definizione delle classi in modo tale da riportare in maniera più fedele le reali performance del prodotto; la Commissione Europea ha infatti stimato che circa il 10% dei risparmi energetici potenziali venga perso per questa non aderenza tra caratteristiche del prodotto e le caratteristiche riportate in etichetta. La riduzione delle classi energetiche è stata operata non solo per offrire ai consumatori informazioni più chiare ma anche per favorire l’ideazione e lo sviluppo di apparecchi elettronici sempre più efficienti da un punto di vista energetico.

Le nuove etichette avranno anche una grafica nuova e interattiva: su di esse saranno indicate le varie fasce energetiche evidenziando la classe di appartenenza del prodotto, indicando il consumo di chilowatt annuo, il consumo d’acqua, le emissioni acustiche e la capienza. Nella parte superiore dell’etichetta sarà presente un QR code che scansionato darà ai consumatori ulteriori informazioni sul prodotto. Per supportare il cittadino e spingerlo verso acquisti consapevoli l’ENEA ha messo a punto una guida gratuita L’etichetta energetica 2021 dove vengono spiegati i simboli e i numeri presenti nelle nuove etichette. (Guida etichette)

La normativa comunitaria ha legiferato per ora solo sulla modifica delle etichette di questi primi quattro gruppi di prodotto ovvero: lavatrici e lavasciuga; lavastoviglie; display elettronici; frigoriferi e dal 1° settembre 2021 le sorgenti luminose. È attesa una seconda fase annunciata dalla Commissione Europea ma ancora non definita in cui saranno modificate anche le etichette di ulteriori cinque gruppi di prodotto: motori elettrici, alimentatori esterni, trasformatori di potenza, server e prodotti per la memorizzazione dei dati e apparecchiature di saldatura.

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