



-
Superbonus e General contractor: nuova risposta del Fisco
-
Burocrazia, uno studio spiega perché l’amministrazione pubbl...
-
Sicilia: approvato il Programma per la transizione energetic...
-
Superbonus 110%, indetraibili i costi di coordinamento addeb...
-
Certificati bianchi, la nuova bozza di decreto del MITE preo...
-
Gare di servizi, dall’Anac suggerimenti alle stazioni appalt...
-
Bandi Europei per i Periti Industriali: online il nuovo port...
-
Interventi strategici per la tutela dell’ambiente e lo svilu...
-
L'ultima versione dell'Accordo UNI - F.IN.CO: sempre più van...
-
Applicazione del regime forfettario per chi fa rientro in It...
-
Aggiornamento professionale degli Architetti, il Cnappc modi...
-
Per il 63% delle imprese edili il Bonus ristrutturazioni è i...
-
Codice Appalti, da Anac indicazioni interpretative sulle mod...
-
Il Tar Lazio sospende le Linee guida sui ponti esistenti
-
Sblocco di 57 opere pubbliche: nominati i Commissari
-
Superbonus 110%, dal CNI una circolare con le nuove risposte...
-
Corte UE: lo Spalma-incentivi fotovoltaico è in linea con la...
-
CdM: approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2021...
-
Oice: “Non vanificare il positivo trend della domanda di pro...
-
Superbonus 110%, al via accordo di collaborazione tra il Gru...
-
Struttura per le crisi d’impresa, dal MiSE il decreto
-
Sconta l'Iva ordinaria la cessione di cucine arredate inglob...
-
Attestati di Prestazione Energetica: al 1° gennaio 2021 il p...
-
Risparmio energetico impianti di riscaldamento: nuovo manual...
“Con una sentenza dello scorso 19 febbraio, la Corte di Cassazione, superando il proprio precedente orientamento, ha finalmente confermato la potestà regolamentare della Cassa in ordine ai criteri iscrittivi - ha dichiarato il Presidente della Cassa Geometri, Diego Buono - sposando la tesi che da sempre la Cassa sostiene, ossia che l’iscrizione all’albo professionale sia condizione sufficiente per rendere obbligatoria l’iscrizione alla Cassa, anche quando la professione sia svolta in maniera non continuativa”.
Con sentenza n. 4568/2021, la Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ha affermato la legittimità delle norme relative all’iscrizione alla Cassa degli iscritti all’albo e al pagamento dei contributi minimi a prescindere dal reddito, ritenendo che le stesse siano la legittima espressione di esercizio dell’autonomia regolamentare della Cassa all’esito della sua privatizzazione.
Superando il proprio precedente orientamento, espresso con sentenza n. 5375/2019, e effettuando una ampia ricostruzione dei principi di diritto, il Giudice di legittimità ha statuito che “l’iscrizione all’albo professionale è condizione sufficiente al fine dell’obbligatorietà della iscrizione alla cassa, e l’ipotetica natura occasionale dell’esercizio della professione è irrilevante ai fini dell’obbligatorietà dell’iscrizione e del pagamento della contribuzione minima”. Ne deriva, secondo la Corte, che per i soggetti tenuti all’iscrizione alla Cassa non rileva la mancata produzione effettiva di reddito professionale, essendo comunque dovuto un contributo minimo, e ciò in ogni caso e anche nell’ipotesi di dichiarazioni fiscali negative.
“Si tratta di un arresto fondamentale – prosegue il Presidente Buono – perché per la prima volta la Cassazione entra nel merito dell’attività che la Cassa svolge per contrastare l’elusione contributiva e la concorrenza sleale nei confronti di chi versa regolarmente la contribuzione, facendo finalmente chiarezza”.
In allegato la sentenza

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.