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Sono state pubblicate le prime due norme ISO sui Combustibili Solidi Secondari (in ambito internazionale denominati 'Solid Recovered Fuels') elaborate dal Gruppo di Lavoro 5 'Prove chimiche e determinazione del contenuto di biomassa'.
La EN ISO 21663:2020 "Metodi per la determinazione del carbonio, idrogeno, azoto e zolfo mediante metodo strumentale" e la EN ISO 21644:2021 "Metodi per la determinazione del contenuto di biomassa" sono inoltre state già recepite a livello europeo (CEN) e ben presto lo saranno anche in ambito nazionale (catalogo UNI). Le attività del GL 5, avviate nel 2016 nell'ambito dell'ISO/TC 300 'Solid recovered materials, including solid recovered fuels' e tutt'ora in corso, sono coordinate e gestite dal CTI, che da sempre interfaccia le attività normative sui Combustibili Solidi Secondari, attraverso la CT 283 'Energia da rifiuti'. I gruppi di lavoro attivi nell'ISO/TC 300, ben 6, prevedono l'elaborazione di un folto pacchetto di norme sui Combustibili Solidi Secondari che andranno a sostituire gradualmente le norme europee (EN), ben note a livello nazionale poiché citate dai disposti legislativi in materia: dal DM n.22/2013 sull'End Of Waste, al DLgs n.205/2010 sulla gestione dei rifiuti.
La delegazione italiana segue è continuerà a seguire attivamente i lavori in ambito ISO grazie ai propri esperti nominati dalla CT 283 e che parteciperanno alle riunioni già in programma per il 2021 tra cui la plenaria dell'ISO/TC 300 che si svolgerà il prossimo 21 maggio. (fonte: CTI)
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