


-
Basilicata: approvata in III commissione consiliare una prop...
-
Superbonus 110%: le Faq del Governo
-
Superbonus 110%: accordo Ance - Unicredit per semplificare l...
-
Codice dei contratti pubblici: il Governo impugna la legge n...
-
Piemonte: nelle commissioni locali per il paesaggio anche ge...
-
Prestazioni di progettazione “autonome” rispetto all'opera a...
-
Tempi per appalti: l'Italia al penultimo posto in Ue davanti...
-
Ue: proposta di costituire un Osservatorio europeo sui ritar...
-
CNI e INAIL a confronto sulla gestione della sicurezza nell’...
-
Superbonus 110%: lo spot video del Governo
-
Superbonus 110%: Cattolica Assicurazioni attiva la cessione ...
-
Grandi opere da commissariare: ecco l'elenco dei commissari....
-
Sostituzione di serramenti incentivata attraverso il bonus r...
-
Divieto di installazione in Lombardia di generatori di calor...
-
Linee Guida per la Qualità dell’Architettura: ecco il testo ...
-
Sardegna: Piano casa in vigore fino al 31 dicembre 2023
-
Utilizzo credito d'imposta prima casa: l'Agenzia delle entra...
-
Abruzzo: nuovi fondi per l’efficientamento energetico degli ...
-
Superbonus 110%, online il sito governativo dedicato con pos...
-
Certificazione F-Gas, accordo tra CNA Impianti e APAVE Itali...
-
Superbonus 110% e cessione del credito: chiarimento su incap...
-
Come si calcola il fabbisogno dell’involucro edilizio second...
-
Veneto: aggiornato elenco delle zone sismiche e nuova mappa
-
Opere pubbliche prioritarie, Conte: “Ora c'è la lista dei co...
Webuild annuncia il completamento dell’acquisizione del 65% di Astaldi, portando così a conclusione la più rilevante operazione di acquisizione prevista all’interno del Progetto Italia. Nasce un gruppo specializzato nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l’energia idroelettrica, l’acqua e i green buildings, leader sul mercato italiano e tra i principali player di settore a livello internazionale con un portafoglio ordini di oltre 40 miliardi di euro.
L’operazione, oltre a garantire una crescita dimensionale del Gruppo Webuild, permetterà l’aggregazione di diverse competenze tecniche ed ingegneristiche innovative, sviluppate nei circa 100 cantieri operativi nel mondo, e l’espansione del panorama geografico di riferimento per rispondere tempestivamente ai programmi di investimento nel settore delle grandi infrastrutture strategiche promossi dai governi nazionali, contribuendo all’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) definiti dall’ONU e alla lotta ai cambiamenti climatici.
L’unione dei due più importanti player italiani nel settore delle infrastrutture darà vita ad un nuovo gruppo con solide radici nel Paese di origine che continuerà a svolgere un ruolo attivo nel rilancio del settore in Italia e nel mondo. Nel corso del 2020, il Gruppo ha contribuito al rilancio di progetti strategici per oltre €3,6 miliardi come la linea ad alta velocità ed alta capacità Verona-Padova, la strada statale Jonica e il Nodo Ferroviario di Genova. Inoltre, permetterà di continuare, come da piano, i lavori nei progetti strategici per i clienti e per le comunità di riferimento in Italia come all’estero, che prevedono il coinvolgimento di Astaldi, come sta avvenendo ad esempio per i progetti Metro 4 di Milano, la linea di alta velocita ferroviaria Napoli Bari e la linea ferroviaria leggera Hurontario vicino a Toronto, garantendo la continuità occupazionale.
Con l’acquisizione di Astaldi il nuovo Gruppo arriverà ad occupare 70.000 dipendenti tra diretti e indiretti, in un momento storico in cui l’occupazione rappresenta una priorità per i sistemi paese, in particolare per l’Italia. L’integrazione di culture organizzative diverse continua a rappresentare uno dei cardini della capacità di crescita solida, in un Gruppo che ha fatto della diversità uno dei pilastri dello sviluppo del business, con una forza lavoro costituita da oltre 100 nazionalità.
L’operazione è stata perfezionata attraverso un aumento di capitale per cassa in Astaldi pari a €225m, riservato a Webuild, destinato in parte al pagamento dei debiti privilegiati e prededucibili e in parte a servizio del piano di continuità. Webuild ha finanziato l'operazione con la liquidità disponibile rinveniente dall’aumento di capitale interamente sottoscritto e versato a novembre 2019, da parte di Salini Costruttori, CDP Equity, Banco BPM, Intesa Sanpaolo, UniCredit e altri investitori istituzionali.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.