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In relazione al tema di strettissima attualità del Superbonus, gli Ordini torinesi degli Ingegneri e degli Architetti PPC hanno redatto una lettera, indirizzata al Sottosegretario del Consiglio dei Ministri Riccardo Fraccaro (nonché al Ministero della Giustizia, al Consiglio nazionale Ingegneri, al Consiglio nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e ai parlamentari del Piemonte) chiedendo di inserire nel DL Rilancio un riconoscimento degli anticipi professionali per le spese tecniche da parte degli istituti bancari.
Ad oggi, infatti, tutti gli istituti bancari e finanziari che hanno reso disponibili al pubblico (principalmente privati e condòmini) le loro condizioni operative e finanziarie per la cessione del credito d'imposta non contemplano alcun meccanismo economico di anticipo degli oneri relativi alle prestazioni professionali davvero fondamentali per l'avvio dell'attività progettuale. Pertanto tutti gli oneri per la redazione del progetto e delle numerose e complesse procedure per l'approvazione delle pratiche edilizie sino all'ottenimento del Superbonus andranno a ricadere interamente sui professionisti incaricati. Infatti, già adesso la maggior parte dei committenti dichiara l'impossibilità di anticipare proprie risorse economiche ritenendo che il "Superbonus" sia a costo zero.
A breve i due Ordini torinesi lanceranno la campagna informativa /senza anticipo non si lavora/, rivolta ai propri iscritti, ai cittadini, alle istituzioni e al comparto edilizio, al fine di sottolineare i rischi e le problematiche di un approccio ancora così poco attento alle problematiche dei professionisti.
In allegato la lettera

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