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Future Living Berlin è stato inaugurato il 1° luglio 2020, con l’obiettivo di creare sistemi smart di controllo da remoto, per un futuro sempre più green e interconnesso. Progetto nel quale i prodotti Panasonic ricoprono un ruolo importante nell’efficientamento energetico.
IL PROGETTO FUTURE LIVING BERLIN
Future Living Berlin: un quartiere in stile “smart city” posto nella parte sud di Berlino e che ha l’obiettivo di proporre uno stile di vita che è al tempo stesso sociale e inclusivo, con molto verde, digitale, connesso e, soprattutto, eco-sostenibile sotto il profilo energetico. Sotto il profilo architettonico, Future Living Berlin comprende 90 unità residenziali e 10 commerciali.
“Creare un’anteprima sulle condizioni di vita del futuro, destinate nel tempo a diventare la normalità, per vivere il futuro oggi”. Così Panasonic contribuisce al primo progetto di smart city in Europa, con moderne soluzioni di riscaldamento, la tecnologia fotovoltaica e con una piattaforma intelligente per la gestione dell’energia, a dimostrazione di come le soluzioni energetiche connesse siano già oggi la base portante della sostenibilità e della preservazione ambientale del futuro.
Il concept energetico si focalizza sul rispetto dell’ambiente e sull’uso di fonti sostenibili, nonché sull’impiego intelligente ed efficiente dell’energia generata a livello locale. Per questo si è puntato all’unione di pompe di calore aria-acqua Panasonic, nello specifico 17 unità del modello Super Quiet T-CAP Generazione H, e 600 pannelli fotovoltaici HIT. Aquarea T-CAP è la soluzione ideale per alimentare radiatori o riscaldamento a pavimento con temperature fino a 60°C, e la versione Super Quiet, grazie allo speciale telaio esterno, vanta un livello di rumorosità estremamente basso, di soli 7 dB(A), ideale per i centri abitati.
Per migliorare la gestione di queste soluzioni, Panasonic offre due possibilità di controllo da remoto, una destinata all’utente finale e l’altra dedicata agli installatori e addetti alla manutenzione.
La prima è Aquarea Smart Cloud, che permette di programmare l’accensione e lo spegnimento dell’unità da remoto, l’impostazione della temperatura nell’ambiente e di produzione dell’acqua calda sanitaria. Consente inoltre di tenere sotto controllo i malfunzionamenti e avere visione, su diverse basi temporali, dei consumi energetici.
Per ottenere un significativo risparmio in termini di costi e tempi di risposta, si affianca la piattaforma Aquarea Service Cloud, che permette al manutentore di visualizzare il codice di errore dell’impianto e intervenire in maniera rapida ed efficace, riducendo al minimo il disagio del cliente e riducendo allo stesso tempo le emissioni di CO2, dal momento che la manutenzione in sede può essere pianificata con maggiore efficienza.
LA SOLUZIONE AQUAREA
Le pompe di calore rappresentano un’efficiente soluzione per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria a basso impatto ambientale, l’abbinamento a pannello fotovoltaici consente di ottenere il massimo dall’energia naturale.
L’ultima novità della famiglia Aquarea è la monoblocco ad Alta connettività generazione J con refrigerante R32, una pompa di calore che racchiude un sistema ad alte prestazioni in un’unica unità esterna compatta. Ideale per nuove installazioni, ristrutturazioni e abitazioni a basso consumo energetico, raggiunge il più alto livello di efficienza energetica, A +++, in riscaldamento.
Questa pompa di calore è disponibile in modelli da 5 fino a 9 kW, garantisce alte prestazioni con temperature esterne fino a -20°C, e in merito all’ACS, questa può raggiungere una temperatura in uscita pari a 60°C, mentre, in termini di raffrescamento, la gamma può fornire acqua con temperatura fino a 10°C.
Per un approccio più rispettoso dell’ambiente, la linea Aquarea utilizza il refrigerante R32, facile da riciclare, non distruttivo dello strato di ozono atmosferico e con un impatto sul riscaldamento globale, minore del 75% rispetto a quello di un’uguale quantità di R410A. Si tratta un'alternativa più economica e con maggiore efficienza rispetto a quest’ultimo, basti pensare che, per ottenere gli stessi risultati energetici, occorre il 30% in meno di R32. In questo modo, gli utenti possono risparmiare sui costi e tutta la comunità può avere significativi benefici ambientali.

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