


-
Abruzzo: nuovi fondi per l’efficientamento energetico degli ...
-
Superbonus 110%, online il sito governativo dedicato con pos...
-
Certificazione F-Gas, accordo tra CNA Impianti e APAVE Itali...
-
Superbonus 110% e cessione del credito: chiarimento su incap...
-
Come si calcola il fabbisogno dell’involucro edilizio second...
-
Veneto: aggiornato elenco delle zone sismiche e nuova mappa
-
Opere pubbliche prioritarie, Conte: “Ora c'è la lista dei co...
-
Bonus pubblicità: proroga per il 2021 e 2022
-
Ance: bene sblocco gare da parte Anas. Ora tutte le stazioni...
-
Le infrastrutture di ricarica pubbliche in Italia: il report
-
Recovery Plan, il Parlamento europeo adotta lo strumento di ...
-
Tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas: sanzione Ant...
-
Superbonus 110%, da Ance la nuova Guida aggiornata a gennaio...
-
Abilitazione alle professioni di geometra, perito industrial...
-
Legge di Bilancio 2021: ripubblicato in Gazzetta il testo co...
-
Procedure negoziate: dal Mit chiarimenti sugli obblighi di p...
-
Toscana: proroga del Piano casa e dei procedimenti di pianif...
-
Ance: cantieri fermi e ore lavorate in diminuzione, mentre g...
-
Recovery Plan: 1.000 esperti a supporto della Pa per sblocca...
-
Prove non distruttive in edilizia: la termografia e il Blowe...
-
Veneto: presentato “Rischio.0”, progetto di formazione virtu...
-
Fondo di garanzia per piccole e medie imprese: il rapporto d...
-
Sicilia: validità del Prezzario unico regionale aggiornata a...
-
Costruire involucri solari integrati: sfide e tendenze per i...
È stato pubblicato il decreto del Mit che attiva il primo piano di riparto con 45,5 milioni per le imprese subappaltatrici dei grandi gruppi in crisi (LEGGI TUTTO).
“Finalmente attivato” commenta l'Ance “il primo piano di riparto del Fondo salva opere per complessivi 45,5 milioni di euro che consentirà di cominciare a pagare le aziende creditrici dei grandi gruppi in crisi salvaguardando la sopravvivenza delle imprese, di centinaia di posti di lavoro e il completamento di opere indispensabili per la competitività del Paese. A fronte dei 130 milioni previsti dal Fondo (circa il 70 % della somma dovuta ai creditori) sono stati dunque resi disponibili 45,5 milioni, a cui si dovranno aggiungere altri 40 milioni previsti dal decreto rilancio per complessivi 85 milioni”.
“Si tratta di un primo passo importante - commenta il presidente dell’Ance, Gabriele Buia - raggiunto grazie all’impegno di Ance e del nostro sistema associativo territoriale, in particolare di Marche, Umbria, Sardegna e Sicilia, ed allo sforzo del Ministero delle Infrastrutture, dell’Anas e di altri soggetti coinvolti: ora però bisogna dare velocemente seguito accelerando i trasferimenti alle imprese.” “Sono queste le azioni concrete che ci aspettiamo dalle Istituzioni” conclude Buia “misure, risorse e strumenti per risollevare le sorti del settore e rilanciare la crescita del Paese”.
Leggi anche: “Fondo Salva Opere, ammessi importi per 130 milioni. Pubblicato il decreto e il primo piano di riparto”

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.