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Si è svolta il 16 giugno l’audizione informale dell’Ance, in video conferenza, presso la Commissione Giustizia della Camera, nell’ambito dell’esame dello Schema di D.Lgs correttivo ed integrativo del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante "Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza".
L’Associazione nazionale dei costruttori edili ha rilevato che in questo difficile momento è fondamentale salvaguardare l’interesse della continuità aziendale ed escludere la responsabilità nell’insolvenza incolpevole.
Alcuni istituti come la nomina degli organi di controllo e gli indici di crisi, per i quali serve il coinvolgimento delle Associazioni di categoria, andrebbero rinviati a quando il mercato ritroverà la propria normalità.
In sostanza, tenuto conto della gravissima situazione contingente, ad avviso dell’Ance occorre:
- pervenire ad una vera “ riforma “ del Codice della crisi, che si sintetizza nei concetti di “continuità aziendale “e nella “responsabilità degli Amministratori” per crisi incolpevoli;
- sospendere ogni provvedimento (nomina dei revisori, indici di crisi etc.) in relazione a nuove regole che, sino al raggiungimento di una vera situazione di normalità economica, non farebbero altro che causare nuove chiusure aziendali e perdite di posti di lavoro, oltrechè di “vocazioni Imprenditoriali”;
- garantire la rappresentanza imprenditoriale delle Associazioni di categoria, oltre a quella della Magistratura e degli Ordini professionali.
In allegato il documento dell'Ance depositato agli atti della Commissione

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