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Gli Stati generali dell’economia organizzati dal governo a Villa Pamphilj, con il titolo “Progettiamo il Rilancio”, sono entrati nel vivo. “Modernizzazione del Paese. Transizione ecologica. Inclusione sociale, territoriale e di genere”: queste le tre “linee strategiche” delineate dal premier Conte. Dopo le audizioni delle diverse associazioni dell’artigianato e del commercio, domani – mercoledì 17 giugno – sarà la volta di Confindustria e delle associazioni del settore edilizio: nel pomeriggio si svolgeranno infatti le audizioni di ANCE, ANFIA, Confapi, Confimi, Unimpresa, Confimpreseitalia Confedilizia, Confetra, Confservizi, Conflavoro PMI, UCID, FINCO, CEPI.
L’edilizia è un settore che giocherà un ruolo cruciale nella ripresa economica del Paese dopo la crisi causata dalla pandemia, ma su cui gravano ancora molte incognite. Mentre si attende la forma definitiva che assumerà il Superbonus al 110% dopo la conversione in legge del Decreto Rilancio, gli interventi in ambito edilizio trovano ampio spazio nel cosiddetto “Piano Colao”, il documento elaborato dalla task force guidata da Vittorio Colao e posto alla base delle discussioni a Villa Pamphilj.
Nel piano si parla, tra le altre cose, di semplificare il Codice degli Appalti per le infrastrutture, rivedere il Codice dei contratti pubblici per creare un canale efficiente per le opere strategiche, sburocratizzare i processi con la PA, potenziare l’offerta dell’edilizia abitativa e sociale, contrastare il dissesto idrogeologico. Nel suo discorso inaugurale, Conte ha parlato anche di un “investimento nella bellezza del nostro Paese”, da cui deriva anche la scelta della location di Villa Pamphilj. “Nel momento in cui progettiamo il rilancio dobbiamo far in modo che il mondo intero possa avere concentrata la sua attenzione sulla bellezza del nostro paese.”
La proposta di Finco
La Federazione porterà agli Stati generali una proposta basata sul progetto Casa Italia, un piano elaborato e consegnato all’Esecutivo già nel 2016, ma che la Federazione è pronta ad aggiornare. Si tratta di un’ambiziosa proposta per la messa in sicurezza del territorio e il rilancio del settore delle costruzioni, incentrata sulla manutenzione del costruito (in allegato il documento completo).
Il tema della manutenzione interseca infatti tre filoni decisivi per lo sviluppo e il rilancio economico: quello energetico-ambientale, quello storico-artistico e quello infrastrutturale, a partire dalla prevenzione antisismica.
È necessario premettere con forza un sì alla semplificazione ma un deciso no al semplicismo nel percorso di progettazione ed attuazione dei lavori, in particolare degli appalti pubblici. No a parole d’ordine che più che di semplificazione sanno di un semplicismo tipico di chi conia slogan ad effetto senza conoscere cosa siano i cantieri – si legge nella nota elaborata da Finco. La semplificazione e la sburocratizzazione di cui abbiamo bisogno devono riguardare le procedure, specie quelle che precedono le fasi di giudicazione [...] non certo le verifiche della qualificazione delle imprese e delle loro specializzazioni, né delle stazioni appaltanti.
Le quattro linee generali di azione che Finco ritiene prioritarie per le industrie rappresentate, oltre che per le mastranze e per tutto il Paese, sono:
- Contrastare i grandi rischi di massa del Paese (rischio sismico, idrogeologico, ambiente e messa in sicurezza del territorio).
- Mettere in sicurezza le infrastrutture viarie.
- Accelerare il processo di transizione verso la green economy.
- Valorizzare quel grande motore di ripresa nasce proprio delle imprese Specialistiche e Superspecialistiche di tutti i settori.
Oltre a queste linee generali, Finco consegna al governo una serie di osservazioni, raccolte anche tra le proprie associazioni federate, riguardo ai temi oggetto di emendamento al Decreto Rilancio o candidabili in sede di Decreto Semplificazione:
- Rafforzamento del “Bonus verde” previsto dalla legge di Bilancio 2018.
- Riconoscimento di bonus per l’allaccio a reti di teleriscaldamento.
- Aumento al 70% dell’aliquota di detrazione prevista per i singoli interventi di sostituzione di infissi o schermature solari in luogo dell’attuale 50% dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 e bbassamento a 5 annualità del recupero del credito anche per i singoli interventi in luogo delle 10 vigenti, equiparando la normativa a quanto previsto per gli interventi di riqualificazione complessiva inseriti nel superbonus del 110%.
- Congruità delle spese in relazione agli interventi agevolati e costi di capitolato.
- Cumulabilità del credito di imposta con i certificati bianchi (emendando l’art. 41 del Decreto Rilancio).
- Manutenzione delle infrastrutture e sostegno al settore siderurgico, attraverso la sostituzione degli impalcati ammalorati dei ponti esistenti con nuovi impalcati in carpenteria metallica.
- Estrapolazione del settore dei beni culturali dalla disciplina del Codice degli Appalti.
PER APPROFONDIRE, in allegato:
– Nota integrale di Finco agli Stati generali dell’economia
– Allegato 1: Osservazioni di Finco e delle sue Associazioni federate
– Allegato 2: Dossier Note di alcune delle Associazioni federate Finco
– Progetto Casa Italia, per un’Italia più bella e più sicura

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