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In seguito alle indiscrezioni sulle novità contenute nel prossimo “decreto maggio” in tema di Ecobonus e Bonus facciate, Finco ha scritto una lettera al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Riccardo Fraccaro, all’attenzione anche dei Ministri Patuanelli, De Micheli e Gualtieri, per formulare alcune proposte orientate a un’attuazione rapida, semplice ed efficace del provvedimento in discussione.
Pur criticando la mancanza di un coinvolgimento degli attori interessati da parte del Governo nella definizione del provvedimento, come era stato concordato nell’ultimo incontro al MiSE, la Presidente della Federazione Carla Tomasi esprime, nel merito, un parere positivo sull’ipotesi di incrementare le aliquote delle detrazioni fiscali dal livello attuale alla soglia del 110% o del 100%, “in particolar quello della sostituzione e della riqualificazione, che hanno già dimostrato una reazione in tempi brevi agli stimoli degli incentivi, come volano per la ripresa economica post Emergenza Covid-19.”
Consideriamo, peraltro, questa ipotesi incrementale necessaria (e che non deve avere limitazioni di tipologia di intervento) anche in quanto l’ attuale crisi, con il conseguente periodo di blocco, ha dimostrato come buona parte degli edifici abitativi non siano oggi funzionali e men che meno pronti alla pratica ad esempio dello smart working; i costi di detta riqualificazione non debbono tuttavia ricadere sulla singola famiglia ma sull’ intera comunità in quanto sarà la stessa a trarne comuni benefici. Ma soprattutto questa ipotesi è fondamentale per consentire la sopravvivenza di una filiera allo stremo, la cui crisi definitiva impatterebbe su decine di migliaia di persone, e su di un settore di eccellenza della filiera produttiva nazionale.D’altra parte, nella lettera si sottolinea la necessità di “porre ulteriore attenzione al meccanismo dello sconto in fattura in quanto lo stesso ha già dato dimostrazione che se male “perimetrato” può diventare uno strumento per pochi (creando una distorsione nei meccanismi della concorrenza), che si presta a manipolazioni e storture suscettibili peraltro di procurare danni all’Erario anche attraverso fraudolenti meccanismi di sovrafatturazione”.
Nella mattinata di domani, venerdì 8 maggio, Finco sarà in riunione con la Presidenza del Consiglio per discutere nel merito delle singole proposte.
Le proposte
- Arco temporale: le misure devono essere attivate quanto prima, senza aspettare luglio, e durare non più in là del 31.12.2021, onde conseguire un forte effetto volano. Oltre tale data potrebbero essere previste percentuali decrescenti per arrivare ad una stabilizzazione definitiva.
- Tipologie di interventi ammissibili: dalla sostituzione del singolo prodotto agli interventi di riqualificazione energetica e/o sismica complessiva, lasciando la scelta ai contribuenti, in caso di riqualificazione energetica, senza indurre percorsi preferenziali verso determinate soluzioni piuttosto che altre.
- Sia nel caso di sconto in fattura preso in carico direttamente dall’operatore sia in caso di cessione del credito a soggetti terzi, il credito dovrà essere fruibile entro il mese successivo attraverso l’attivazione del “cassetto fiscale”.
- Fatto salvo il caso di utilizzo diretto delle detrazioni da parte del committente, la cessione del credito potrà avvenire direttamente da parte del committente o attraverso l’attore primario, su 3 livelli:
- attore primario (produttore, rivenditore, impresa);
- attore secondario (fornitore di prodotti e/o servizi all’ attore primario).
- multiutility/istituti di credito/finanziarie.
- Tasso di sconto massimo applicabile al valore di cessione del credito di imposta: definito in funzione di un delta prefissato sulla base dell’indice RENDISTAT
- Applicabilità del provvedimento: a tutti i beni anche, a quelli strumentali.
IN ALLEGATO la lettera completa in formato pdf.

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