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“Abbiamo inviato alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell'Economia un elenco di 25 opere pubbliche che hanno bisogno di essere commissariate. Presto il provvedimento andrà alle camere per il parere e quando tornerà dalla Camera il Ministero selezionerà e nominerà i commissari: su venticinque opere prevediamo di accorparne alcune e di nominarne dodici”.
Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, durante un'intervista in televisione.
Per quanto riguarda la Tav, non sarà invece previsto un commissario “perché le attività si stanno svolgendo regolarmente”, ha spiegato De Micheli.
REBECCHINI (ANCE ROMA – ACER): “COMMISSARIARE SOLO 25 OPERE NON BASTA. SERVE UN PIANO CHOC”. “Mentre il Covid-19 avanza, l’economia del nostro paese regredisce” dichiara il Presidente Ance Roma - Acer, Nicolò Rebecchini. I dati economici sono fortemente allarmanti e la recessione ormai è inevitabile, sostiene il presidente dei costruttori romani affermando che: “Il Governo ha annunciato sforzi notevoli: 7,5 miliardi per tamponare velocemente l’emergenza sanitaria; garantire gli ammortizzatori sociali; sbloccare gli investimenti. In linea con questo è la promessa nomina di 12 commissari per attivare 25 opere strategiche individuate nello sblocca cantieri. Una misura che apprezziamo, ma che non basta. Serve di più, serve più coraggio: le piccole e medie imprese, il tessuto su cui si fonda l’economia del paese, non possono attendere la ricaduta indiretta di tali misure: serve un piano choc, unico, trasversale, fortemente impattante e con effetto immediato sui territori”. “Sindaci e presidenti di Regione vanno messi in condizione di attivare i tanti fondi già stanziati da tempo ma bloccati da una burocrazia asfissiante, da una burocrazia malata, da una burocrazia che non vuole lasciare potere, commissariando le opere, non facendosi prendere dalla paura del fare. Si dia un vero segnale ai cittadini, al sistema imprenditoriale, al Paese intero e anche all’Europa, che l’Italia è viva, reagisce, fa scelte coraggiose” conclude Rebecchini.

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