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È stata conclusa ieri l’ultima delle 18 pile, giganti in cemento armato alti 40 metri che sorreggeranno il nuovo Ponte di Genova costruito dalla joint venture PERGENOVA tra Salini Impregilo e Fincantieri, raggiungendo a tempi record uno degli obiettivi fondamentali per consegnare il viadotto alla città.
La prima fondazione è stata iniziata il 24 giugno 2019. In pochi mesi sono state eseguite le sottofondazioni, le fondazioni e le elevazioni, con una media di circa 3 pile al mese.
Le pile, tra parti esposte e sotterranee, sfiorano un’altezza complessiva di 1500 metri, l’equivalente di due grattacieli come il Burj Khalifa. Le loro dimensioni esterne sono costanti (9,50 per 4,00 metri), per garantire uniformità prospettica all’opera e velocità di realizzazione grazie all’utilizzo della stessa tipologia di cassero esterno. La sezione delle pile ha una forma ad ellisse senza angoli netti, permettendo alla luce di scivolare sulla superficie mitigando l’impatto visivo e la presenza nel contesto urbano di questi giganti. Su di essi poggia l’impalcato. Ad oggi sono dieci le campate già issate, e anche su questo fronte il lavoro non si ferma mai. Dopo il varo del primo dei tre impalcati da 100 metri e quello della quarta campata a levante solo due giorni dopo, il ponte visibile misura ormai 550 metri, superando la metà della lunghezza complessiva di 1067 metri.

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