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Infortuni in ambienti confinati: il progetto Sicurapp per appalti più sicuri

Presentata nell’auditorium della CNA nazionale l'iniziativa promossa dalla CNA e finanziata dal ministero del Lavoro e dall’Inail

venerdì 14 febbraio 2020 - Redazione Build News

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Duecento sessanta le imprese coinvolte, oltre mille i partecipanti distribuiti in venti province dislocate in undici regioni. Sono i numeri del progetto Sicurapp, nato da una campagna nazionale di informazione promossa dalla CNA e dedicata agli infortuni che avvengono in “ambienti confinati” (ambienti chiusi la cui progettazione non era stata concepita perché fossero occupati permanentemente da lavoratori) e, in generale, nei lavori svolti in appalto. L’iniziativa, promossa dalla CNA e finanziata dal ministero del Lavoro e dall’Inail, è stata presentata ieri mattina, nell’auditorium della CNA nazionale.

CNA ha deciso di adottare una strategia di contrasto agli infortuni dando vita ad un progetto di formazione dedicato ai rischi specifici degli appalti per cercare di ridurre la gravità e il numero degli infortuni sul lavoro – ha spiegato Armando Prunecchi, direttore della Divisione organizzazione e sviluppo del sistema CNA introducendo i lavori – Un progetto, questo, a cui teniamo molto perché rappresenta in pieno il nostro modo di fare rappresentanza, un progetto di cui siamo molto orgogliosi.

Secondo un’indagine promossa dall’Inail, tra il 2001 e il 2017 i decessi negli “ambienti confinati” sono stati il 72% del totale degli infortunati. Eventi che, nella maggior parte dei casi, avvengono per cause diverse, il più delle volte riconducibili al fatto che gli appaltatori si muovono in un ambiente di lavoro che non conoscono.

Sicurapp è un progetto molto ambizioso – ha osservato Manuela Brunati, responsabile CNA Salute e Sicurezza sul lavoro – l’ambito individuato, infatti, è uno dei più difficili per quanto riguarda la scelta dei soggetti da coinvolgere. Ma già dal lancio della campagna di informazione, avvenuto quattro anni fa, ci siamo resi subito conto dell’esigenza da parte delle imprese di voler partecipare ad un attività formativa di questo tipo.

CNA ha quindi deciso di dedicare uno straordinario impegno su questo tema – ha proseguito Prunecchi – coinvolgendo le strutture nel territorio e prevedendo una seria e qualificata formazione delle imprese e dei loro addetti, con l’obiettivo di perfezionare le conoscenze ed innescare un cambiamento nei comportamenti che migliori la prevenzione dei rischi in questo specifico ambito. Siamo sempre stati convinti che la sicurezza si persegue non solo con il rispetto delle norme – ha concluso – ma con la prevenzione reale dei rischi e la qualificazione di imprese e lavoratori, migliorando al contempo anche la competitività delle nostre imprese.

Da oggi diamo l’avvio ufficiale a questo progetto – ha affermato Barbara Gatto, responsabile del Dipartimento politiche ambientali della CNA intervenendo alla presentazione – Il piano formativo si rivolge alle imprese che operano in settori ad alto rischio di infortuni, prestando particolare attenzione alle modalità attraverso cui si possa erogare una formazione che riguardi l’attività specifica dell’impresa e nel contempo renda consapevoli dei possibili rischi esistenti per chi si trova a lavorare come appaltatore o subappaltatore in altre realtà imprenditoriali.

Sicurapp si articolerà in diversi corsi della durata di 24 ore totali per ogni sessione, alternando metodi di didattica attiva ed esperienziale in aula, con sessioni di addestramento sul campo (experiential learning).

Ai corsi, ad accesso limitato, parteciperanno diverse figure professionali: datori di lavoro, dirigenti, lavoratori, responsabili del servizio di prevenzione e protezione con l’obiettivo di fare emergere il punto di vista di ciascun soggetto coinvolto: la vera prevenzione si attua solo con il contributo di tutti.

Per Ester Rotoli, Direttore centrale prevenzione dell’Inail, è proprio questo il punto di forza del progetto targato CNA:

Ciò che ha colpito nella scelta delle 179 proposte progettuali pervenute è stato proprio il coinvolgimento del datore di lavoro nell’attività formativa, considerando che nelle micro e piccole imprese è spesso il proprietario a subire un infortunio. Apprezziamo molto questo progetto perché crediamo nella formazione integrata che dia un senso di praticità e vicinanza tra lavoratore e datore di lavoro.

Il tema della formazione è da sempre al centro dell’attenzione del ministero – ha precisato Romolo De Camillis, Direttore generale dei rapporti di lavoro del dicastero del Lavoro – Purtroppo le cattive abitudini, le distrazioni o la scarsa responsabilizzazione portano ancora ad eventi spiacevoli e ci dimostrano come anche la migliore legislazione vada supportata da iniziative come Sicurapp per richiamare l’attenzione di tutti, istituzioni comprese, su questi temi. In particolare, corsi di formazione come questi, con moduli ragionati, con attività diversificate risultano essere strumenti concreti di cui tutti abbiamo bisogno.

Sicurapp non si limita alla sola formazione. E’ previsto un monitoraggio permanente dell’efficacia della formazione erogata. Tutte le informazioni derivanti da questo controllo costante contribuiranno alla realizzazione di un data base nazionale, che permetterà alla rete di strutture di assistenza e al sistema CNA di migliorare ed aggiornare nel tempo metodi e contenuti. “Crediamo molto nelle verifiche ex post delle attività formative poiché oltre a verificarne i risultati permettono di individuare delle best practice da replicare anche in futuro”, ha concluso la direttrice dell’Inail.

Leggi anche: “Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati: aggiornato il documento del CNI

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