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“Bisogna individuare il punto di equilibrio tra remunerazione del capitale e tutela degli interessi pubblici e dei consumatori, in un contesto di effettiva attuazione dei principi della concorrenza e dell’efficienza gestionale”.
E’ quanto emerge dalla relazione su “Le concessioni autostradali” della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti (deliberazione n. 18/2019/G), in cui, tra l’altro, si afferma l’esigenza di procedere alla rapida introduzione di un sistema tariffario tale da consentire un rendimento sul capitale investito, compatibile con quello di mercato per investimenti di rischio comparabile e di procedere all’accelerazione delle procedure per la messa a gara delle convenzioni scadute.
La Corte rileva, inoltre, la necessità di una maggiore effettività dei controlli, anche sulla rete infrastrutturale, accompagnata da una continua verifica sugli investimenti e invita a superare le inefficienze riscontrate, quali l’irrazionalità degli ambiti delle tratte, dei modelli tariffari, di molte clausole contrattuali particolarmente vantaggiose per le parti private, gli investimenti in diminuzione o sottodimensionati con possibili extraprofitti, la lunghezza delle procedure dopo la scadenza delle vecchie convenzioni.

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