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“Non possiamo che condividere la proposta del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Donato Carlea (nella foto, ndr), tesa a facilitare l’accesso dei giovani professionisti nel settore delle opere pubbliche. E’ infatti in linea con le politiche, indirizzate all’apertura proprio del mercato delle opere pubbliche, che sono da tempo perseguite dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori”.
Così Rino La Mendola, VicePresidente del CNAPPC.
“Aprire il mercato e i concorsi ai giovani talenti, garantire la trasparenza, offrire regole certe, omogenee e trasparenti su tutto il territorio nazionale nei concorsi di progettazione e negli affidamenti ordinari di Servizi di Architettura e Ingegneria sono, infatti, i principi fondamentali sui quali si basano i Bandi tipo redatti dal Consiglio Nazionale e dalla Rete delle Professioni tecniche”, continua.
“Rilanciano, poi - spiega ancora La Mendola - la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio e riducono il peso dei requisiti speciali richiesti ai concorrenti: misura quest’ultima a favore soprattutto dei giovani spesso non in possesso di notevoli requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi”.
“Va sottolineato che sono in corso le procedure da parte di Itaca - l’Istituto per la trasparenza negli appalti che costituisce il braccio operativo della Conferenza Stato-Regioni - per l’adozione dei Bandi tipo: ciò consentirebbe, così come auspicano gli architetti italiani, di rilanciare la centralità del progetto e di aprire il mercato dei lavori pubblici ai liberi professionisti su tutto il territorio nazionale”.
In Sicilia, dove i Bandi tipo sono stati adottati un anno fa, si stanno manifestando i primi significativi segnali dell’ auspicata apertura del mercato dei lavori pubblici nei confronti dei liberi professionisti ed in particolare degli studi professionali medio piccoli.

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