Il direttore del dipartimento ENEA di Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali, Roberto Morabito, ha ritirato ieri il Premio “I geni di Ecomondo 2019” nell’ambito di “Ecofuturo”, il festival delle migliori eco-innovazioni presentate alla 23a edizione di Ecomondo, in corso alla Fiera di Rimini fino a venerdì 8 novembre. Il comitato tecnico-scientifico del festival, composto da esperti provenienti dai principali atenei italiani e dal mondo della ricerca, ha premiato ENEA per cinque eco-innovazioni.
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in visita allo stand di ENEA a Ecomondo
1) NAO, il robot domestico che “suggerisce” l’uso efficiente dell’energia nelle case
Sviluppato dal dipartimento Tecnologie Energetiche, grazie a un sistema di sensori posti all’interno dell’abitazione e alle due telecamere di cui è dotato, NAO riesce a monitorare gli ambienti e a comunicare eventuali malfunzionamenti dei sistemi elettrici, termici o perdite d’acqua e di gas, in collegamento con l’impianto domotico. In questo modo, è in grado di “dare consigli” su come risparmiare energia e ridurre le bollette in casa.
2) Il lampione intelligente
Grazie a una serie di sensori ottici, il lampione è in grado di assicurare risparmio energetico e al tempo stesso garantire comfort e sicurezza, regolando il flusso luminoso in funzione delle necessità rilevate. Inoltre è possibile abilitare ulteriori servizi, come la videosorveglianza, il monitoraggio dei flussi di traffico, le condizioni meteo e l’inquinamento acustico.
3) Bioplastica da scarti dell’industria casearia
Vaschette per formaggi e bottiglie per il latte sono i primi contenitori per alimenti in bioplastica 100% biodegradabile e compostabile realizzati da ENEA in collaborazione con la start-up pugliese EggPlant grazie al progetto BIOCOSÌ. Già vincitrice del premio “Agrifoodmaker 2019” per l’Innovazione nel settore dell’agricoltura e dell’alimentazione, promosso tra gli altri dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il progetto BIOCOSÌ ha permesso di mettere a punto un innovativo processo che punta a riciclare circa l’80% degli scarti della produzione industriale di burro e formaggi, attraverso il recupero differenziato di tutte le componenti del siero (sieroproteine/peptidi, lattosio, sali minerari ed acqua ultrapura) e a produrre bioplastica per la conservazione degli alimenti. Questo processo eco-innovativo consente di tagliare di circa il 23% il costo unitario di produzione e di dare una risposta alla problematica ‘plastiche’.
4) Toner per stampanti 3D
Ottenuto dalla plastica presente nei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), questo “toner” per stampanti 3D è il risultato del progetto biennale condotto dall’ENEA, nell’ambito di un Accordo di collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che punta a trovare un’alternativa green e più remunerativa rispetto al polimero maggiormente impiegato come filo di alimentazione delle stampanti 3D, vale a dire l’Acrilo-Butadiene Stirene (ABS) vergine, che ha un costo di vendita tra i 20 e 50 €/kg. Questo progetto risponde alle nuove esigenze previste dall’attuale normativa che prevede l’obbligo di recuperare in termini di materia e di energia, dal 75 all’85% in peso di un dispositivo RAEE inviato a trattamento
5) Compostaggio hi-tech
Si chiama Compostino ed è un sistema smart e low cost per il monitoraggio del processo di compostaggio: si compone di un sistema hardware basato sulla piattaforma open source Arduino, di un network di sensori di controllo e monitoraggio dei parametri del compost, un sistema di sonde costruite con stampanti 3D e una rete di trasmissione wireless dei dati, all’insegna dell’Internet of Things. Tramite i sensori, Compostino acquisisce dati quali temperatura, emissioni (CO2 e ammoniaca), ma anche umidità e pH del compost e li trasmette via Bluetooth allo smartphone o a un database remoto. Utile per le imprese costruttrici di macchine compostatrici, per le Pubbliche Amministrazioni che gestiscono gli impianti, per le scuole, i condomìni, gli autoproduttori di compost e per gli artigiani “digitali”.
Questo riconoscimento rappresenta un nuovo stimolo per le nostre attività di ricerca e sviluppo di tecnologie innovative e servizi avanzati per le imprese, le pubbliche amministrazioni e per migliorare la vita delle persone – ha commentato Roberto Morabito. Le cinque eco-innovazioni premiate sono state realizzate grazie all’elevata competenza dei nostri ricercatori e tecnologi, alla disponibilità di laboratori e infrastrutture dedicate e – va sottolineato – grazie alla capacità di un approccio trasversale focalizzato sull’eco-innovazione di prodotto, di processo e di sistema.