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L’Assemblea Ance, riunita ieri a Roma, ha ritenuto che, sulla base degli elementi finora acquisiti, il Progetto Italia non garantisce la tutela dell’intero sistema imprenditoriale. Pur condividendo l’obiettivo di creare un grande player internazionale che andrebbe a formarsi con l’accorpamento di alcuni gruppi industriali del settore delle costruzioni, l’operazione che prevede tra l’altro il coinvolgimento diretto della Cassa depositi e prestiti non convince le imprese aderenti all’Ance per gli effetti sul mercato. In particolare il richiamo è alla tutela della concorrenza, valore che da sempre l’Ance considera prioritario per consentire a tutte le imprese del sistema di svolgere la propria attività alle stesse condizioni.
In attesa dunque di una decisione la cui responsabilità spetta comunque al Governo, occorre in ogni modo garantire attraverso un’efficace politica industriale che manca quasi da vent’anni nel Paese, il ruolo centrale del settore delle costruzioni e mettere in campo soluzioni di sistema che promuovano la crescita di un comparto indispensabile per la tenuta economica e per il benessere sociale dei cittadini.

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