


-
Bonus Facciate: nuovi chiarimenti dall'Agenzia delle entrate
-
Commissione Centrale Tecnica di UNI: gli esiti della prima r...
-
Sismica, nuovo decreto dirigenziale della R. Calabria
-
Superbonus 110% e difformità urbanistica: presentata interro...
-
Anac: boom di appalti senza gara, +41% in quattro mesi
-
Bonus idrico, i termini per il decreto attuativo sono scadut...
-
Bonus Casa e sistema della cessione del credito/sconto in fa...
-
Difesa dello strumento del concorso di progettazione, gli Ar...
-
Contratti pubblici: nel 2° quadrimestre 2020 il mercato rito...
-
Qualità dell'Abitare, il 16 marzo scade la prima fase per la...
-
La Ragioneria dello Stato boccia il disegno di legge per la ...
-
L'Agenzia delle entrate si affida all'intelligenza artificia...
-
Gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscon...
-
Superbonus 110%, i chiarimenti dell'Agenzia delle entrate a ...
-
Spese di ristrutturazione edilizia e risparmio energetico su...
-
Covid-19, bando della Regione Marche su ventilazione meccani...
-
Abruzzo: Prezzi Informativi delle Opere Edili aggiornamento ...
-
Il 2020 anno del calo record dei consumi di energia e delle ...
-
Combustioni incontrollate: che ruolo giocano sulla qualità d...
-
Lavoratori edili, l'Ance suggerisce un meccanismo “flessibil...
-
Recovery Plan, Rekeep e Nomisma: necessari 39 miliardi per r...
-
Ricostruzione post-sisma: entro il 2021 624 nuovi cantieri p...
-
Pubblicate due norme UNI EN su porte e cancelli industriali,...
-
Ripresa a febbraio per il mercato pubblico della progettazio...
Raccolta differenziata, lavanderia condominiale, automobile condivisa, “collettivizzazione” di attrezzature e di competenze, sale comuni, cucine comuni, pranzi condominiali periodici, librerie condivise, bici condivise, casette dell’acqua, condivisione spazi per il lavoro, mutuo sostegno alla quotidianità, gruppi di acquisto, verde condominiale. Ma anche impianti fotovoltaici, lampade led per gli spazi comuni, isolamento termico di facciate, tetti e solai, pompe di calore, contabilizzatori, reti di teleriscaldamento, impianti geotermici. Legambiente racconta le esperienze e le “buone pratiche” di 22 condomini italiani, tanto sul fronte della riqualificazione e dell’efficientamento energetico, quanto su quello della condivisione di spazi e risorse. Perché l’emergenza climatica impone, in tutti i settori, serie e importanti riflessioni di cambiamento e di spinta verso l’adozione di sistemi più sostenibili e in grado di modificare profondamente il modo di produrre e consumare risorse. E l’obbiettivo di Legambiente è quello non solo di dimostrare che vivere in modo nuovo in condominio è possibile, ma anche di stimolare la diffusione di queste pratiche.
Lo scopo di CIVICO 5.0 – di cui prende il via oggi la seconda edizione, anche grazie al supporto dei partner Enelx, Fassa Bortolo e Ecowell – è di fornire strumenti concreti di conoscenza del peso energetico delle abitazioni e soluzioni concrete finalizzate al miglioramento della qualità della vita e alla riduzione di gas climalteranti e dannosi per l’ambiente e l’uomo. Legambiente seleziona annualmente 25 famiglie (due per condominio) interessate a eseguire alcune analisi ambientali all’interno delle abitazioni e all’esterno del condominio. Nell’arco di un anno, sono eseguite 5 analisi diverse: analisi delle dispersioni termiche in estate e in inverno, inquinamento indoor, controllo dei fumi della caldaia, rumore e analisi dei consumi elettrici. Al termine del percorso ogni famiglia riceve una scheda personalizzata con tutte le eventuali criticità rilevate, le possibili soluzioni, i costi e i tempi di rientro, per sapere dove e come poter intervenire in maniera specifica.
Per l’occasione, oggi si festeggiano i condomini aperti con eventi, feste, letture, visite guidate: un’occasione offerta ai cittadini-condòmini per iniziare a conoscersi tra vicini, per creare momenti di scambio. Per condividere idee, ma anche per visitare quelle strutture in cui la sharing economy e le buone pratiche energetiche sono già oggi una realtà. Come nei luoghi raccontati nel dossier e sul nuovo sito della campagna.
Dal condominio di via Galliari 14 a Torino a quelli di via San Gregorio 49 a Milano, via Battaglia di Lepanto a Crema, via 4 novembre 6 a Padova o via del Porto 15 a Bologna, fino a via Cicerone 19 a Bagheria, per fare solo alcuni esempi: ognuno dei condomini di Civico 5.0 ha trovato soluzioni e sviluppato possibilità per migliorare la qualità della vita dei singoli e quella della comunità, contrastare lo spreco energetico e, a volte, alimentare, per favorire le relazioni e lo scambio intergenerazionale, per investire in sostenibilità, risparmiare denaro, aumentare il valore degli immobili.
Obiettivi non da poco, se si considera il numero dei condomini in Italia: oltre un milione e duecentomila edifici, di cui circa l’80% è stato realizzati prima delle normative sull’efficienza energetica e dove si stima che vivano almeno 15 milioni di famiglie. Considerando inoltre l’incidenza del settore edilizio in termini di spreco energetico – l’edilizia è la seconda voce di consumo, dopo i trasporti, nel bilancio dei consumi complessivi, attestandosi al 27,7%) – non è da sottovalutare il ruolo che una sua ristrutturazione può svolgere nella lotta al cambiamento climatico.
La spesa energetica è una voce rilevante all’interno del bilancio delle famiglie italiane – commenta Katiuscia Eroe, responsabile dell’ufficio energia di Legambiente – che in media spendono, per riscaldare o rinfrescare le proprie abitazioni tra i 1.500 e i 2.000 euro all’anno. Riqualificare in chiave energetica può portare a una riduzione dei consumi fino al 70%, migliorando la qualità di vita delle persone, portando salubrità e comfort abitativo, senza dimenticare l’aumento del valore economico delle abitazioni.
In questo rapporto abbiamo raccolto alcune delle esperienze italiane più significative, efficaci e appassionanti – prosegue Katiuscia Eroe – ventidue buone pratiche cresciute dal basso che vanno da interventi di efficientamento energetico, ricorrendo agli incentivi statali come l’ecobonus e la cessione del credito, alla messa in pratica della sharing economy. Una nuova occasione non solo per rilanciare i temi dell’efficienza, del clima e dell’inquinamento dell’aria, ma per sottolineare, anche, il ruolo che amministrazioni, costruttori, progettisti e cittadini hanno nel ripensare soluzioni sempre più sostenibili.
Il settore dell’edilizia può svolgere un ruolo centrale sotto tanti punti di vista: ambientale, economico, per lo sviluppo dell’economia circolare e la lotta ai cambiamenti climatici, ma è fondamentale anche in termini di disuguaglianze sociali e di qualità della vita. Mettendo a disposizione le proprie conoscenze, capacità e competenze, si possono creare situazioni di collaborazione e relazione, superare lo scetticismo verso investimenti e progetti comuni e contrastare la perdita del senso di comunità e del patrimonio relazionale.

L'Editore non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori contenuti negli articoli né per i commenti inviati dai lettori.