Il parere di...

Tav, parere negativo dell’Ordine degli Ingegneri di Torino sull’analisi costi-benefici

Incongruenze e contraddizioni pregiudicano il risultato del documento commissionato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

martedì 5 marzo 2019 - Redazione Build News

DnYLzr_WsAAQqRY-333

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino ha stilato un documento (vedi allegato) in cui si sottolineano le incongruenze e le contraddizioni dell’analisi costi-benefici della nuova linea ferroviaria Torino-Lione (cosiddetta TAV), recentemente pubblicata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’analisi costi-benefici (ACB) costituisce un riferimento internazionale, è trasparente (quando vengono esplicitati metodi e valori) e funziona bene quando confronta soluzioni diverse allo stesso problema (dato un obiettivo se è meglio realizzare la soluzione A, B o C) tipicamente su scala microeconomica. Funziona meno bene quando deve dare risposte “assolute” (si deve o non si deve fare un determinato intervento) o quando confronta soluzioni diverse (meglio una strada nella regione A o un servizio di autobus nella regione B?).
Non è questo il caso, secondo gli ingegneri torinesi, dell’analisi stilata dal gruppo di lavoro guidato dal Prof. Marco Ponti, il cui risultato negativo – di circa 7 miliardi di euro – viene giudicato “strano”, dal momento che “l’impegno economico totale richiesto all’Italia è al massimo di 5,082 miliardi (comprensivo di quanto già speso per progettazioni, rilievi e indagini)”.

Un altro aspetto sorprendente emerge dal fatto che, confrontando i risultati dei due scenari analizzati nell’ACB, uno definito “realistico” e l’altro “ottimistico” (cioè con un maggior volume di traffico spostato dalla strada alla ferrovia), il risultato ottimistico è peggiore di quello realistico. Vale a dire, più si realizza l’obiettivo posto a base del progetto, peggiore sarebbe il bilancio economico dell’investimento.
Queste incongruenze indicano che nel documento prodotto ci sono alcune anomalie, di metodo o di applicazione, che contraddicono numerose analisi fatte negli anni passati da vari soggetti, a livello europeo (Commissione UE) e internazionale (con la Francia).

Il metodo applicato dal gruppo di lavoro – concludono gli ingegneri – si discosta e non applica correttamente le Linee Guida per la valutazione degli investimenti sia italiane che europee, in quanto considera fra le variazioni negative indotte dal progetto anche le tasse (in questo caso le accise sui carburanti per autotrazione) e i pedaggi autostradali, che verrebbero a mancare in seguito al cambio modale.
La difficoltà di identificare e valutare correttamente i diversi fattori in gioco e la scarsità di risorse messe in campo (per tempi di analisi, indagini di domanda, modelli di previsione e simulazione, valutazioni approfondite), che hanno resa incerta e sostanzialmente arbitraria la trattazione, dimostra l’inadeguatezza del modello ACB applicato e i conseguenti risultati.

Il nuovo codice dei contratti pubblici dal 1° luglio, cosa cambia?

Scatta dal 1° luglio l’efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, noto... Leggi


Riforma della giustizia pronta per l’esame in Parlamento

L’era post Berlusconi comincia con la presentazione del disegno di legge sulla... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Il parere di... copertina articolo
Scarico fumi a parete e distanze minime, quali strumenti per difendersi?

Associazione Marcopolo (polizia locale): contro il vicino di casa incurante e irrispettoso...

Il parere di... copertina articolo
Ozono e Covid-19: attenti alle fake news

L’ozono generato in situ per l'igienizzazione delle superfici comporta dei rischi e...

Dello stesso autore