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L’Associazione Dimore Storiche Italiane nasce a Roma il 4 marzo del 1977, sull’esempio di analoghe associazioni già operanti in altri Paesi europei e questo importante sodalizio, che da oltre 40 anni si propone di agevolare la conservazione, la valorizzazione e la gestione delle dimore storiche, è sorto grazie all’impegno e alla passione di alcuni proprietari fedeli custodi di quello che si può senza alcun dubbio definire il più importante patrimonio storico-artistico mondiale.
Nel nostro Paese, infatti, il patrimonio storico-artistico architettonico costituisce parte essenziale dell’identità culturale e la conservazione di questo patrimonio, vera e propria memoria del passato, richiede che esso venga tramandato alle generazioni future attraverso la tutela e valorizzazione degli edifici e dei giardini storici, preservandoli dal degrado e dalla distruzione, attraverso destinazioni compatibili con la vocazione degli edifici stessi.
Il concetto che l’Associazione Dimore Storiche Italiane intende veicolare è che il proprietario di dimora storica, o per senso di responsabilità, o per pura passione per la storia e l’arte, investe risorse ingenti ed energie per mantenere strutture che altrimenti diventerebbero presto macerie. I sacrifici fatti da un privato, oltre a liberare lo Stato dall’onere di doversene occupare, anche in termini economici, producono tramite il restauro un beneficio, non solo al bene stesso, ma a tutta la comunità che vive nei dintorni.
La presenza di una dimora storica, determina pertanto ricadute molto positive sul territorio; ovviamente ciò dipende dalla buona volontà anche degli enti locali; a tal proposito si può rilevare come alcuni territori risultino oggi attrezzati con percorsi turistici ed enogastronomici che abbinano la storia con la promozione delle eccellenze tipiche, dimostrazione che il bene storico vincolato possa fungere da attrattore per il territorio che ne beneficia economicamente.
Appare altrettanto evidente come ogni edificio è espressione del periodo storico nel quale è stato realizzato, del gusto, dell’arte di costruire e delle conoscenze tecniche caratteristiche del contesto geografico nel quale è ubicato, diventa quindi essenziale al mantenimento della vita e della fruizione dello stesso un corretto e rispettoso adeguamento del bene alle attuali e irrinunciabili esigenze fondamentali per la vita e il benessere quotidiano ci chi lo abita.
Finalizzato a puntare l’attenzione sul delicato tema della riqualificazione e del recupero autosostenibile di un bene vincolato come Monumento Nazionale, l’Associazione Dimore Storiche Italiane, Sezione Lazio, ha ideato un contest rivolto a giovani studenti e neolaureati e a tutti coloro che abbiano ottenuto un qualsivoglia titolo universitario (scuola di specializzazione, dottorato) da meno di tre anni, contest giunto ormai alla seconda edizione, che avrà come oggetto un progetto di riqualificazione e recupero autosostenibile in una dimora rurale del Lazio, al fine di far conoscere, anche traverso il coinvolgimento di giovani studenti, la ricchezza del patrimonio artistico, culturale e del paesaggio della nostra regione, ancora non abbastanza conosciuto e quindi apprezzato: per l’edizione 2019 è stata scelta più precisamente una Villa Tuscolana del XVI sec, Villa Mergè “Palazzetto” di Frascati, in provincia di Roma.
L'idea di base è quella di creare gruppi interdisciplinari di studenti in modo da renderli avvezzi a lavorare su idee di riqualifica di beni storico artistici anche di realtà rurali, così da promuoverne i territori in tutte le accezioni possibili.
In modo particolare la Notre dame University e la LUISS hanno aderito al progetto indicando una cattedra universitaria, rendendo in tal modo il contest parte centrale di un progetto di studio.
Le proposte dovranno prendere in considerazione i vari aspetti del restauro, da quello estetico a quello economico, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, e saranno valutate da una commissione di esperti delle discipline economiche e del restauro architettonico, presieduta dal prof. Giovanni Carbonara, a cui si aggiungerà il dott. Filippo Massimo Lancellotti (Presidente A.D.S.I. Lazio) e un rappresentante della proprietà. Ai tre gruppi di studenti che avranno presentato le proposte ritenute maggiormente meritevoli verrà offerto un riconoscimento in denaro.
È prevista inoltre la possibilità di un coinvolgimento in caso di sviluppo e realizzazione delle idee presentate da parte della proprietà.
Il contest, dal titolo “Concorso di idee per la valorizzazione e il restauro della Villa Mergè “Palazzetto” e del suo parco” interesserà il periodo compreso tra il 6 febbraio e il 3 maggio 2019, prevedendo l’adesione e partecipazione degli studenti in forma completamente gratuita grazie anche al contributo della Fondazione Italiana Accenture, che ha offerto la creazione dell’apposito link sulla piattaforma multimediale IDEA360: https://bandoadsi.ideatre60.it/
Arch. Patrizio Mario Mergè
Consigliere regionale A.D.S.I. sez. Lazio

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