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“Se le indiscrezioni saranno confermate, finalmente sembra che il Governo abbia raccolto il nostro invito ad aprire un tavolo specifico per affrontare la crisi che riguarda l’intero settore delle costruzioni”. È il commento del presidente dell’Ance, Gabriele Buia, in relazione alle anticipazioni circolate sulla stampa secondo le quali il Ministero dello Sviluppo economico avrebbe deciso di aprire un tavolo di crisi sull’edilizia nei primi giorni di febbraio.
“Finora la politica si è mostrata poco attenta nei confronti di quella che è una vera e propria emergenza nazionale che da anni travolge il settore” continua Buia.
L’Ance, che aveva rinnovato la richiesta di apertura di un tavolo di crisi del settore anche in occasione dell’incontro con il Ministro Luigi Di Maio dell’11 dicembre scorso, si augura che arrivi una convocazione ufficiale al più presto perché “ogni ora che passa ci sono aziende che chiudono e lavoratori che perdono il posto”.
“Sono anni che la crisi si abbatte sulle piccole e medie imprese che, alla spicciolata, hanno chiuso lasciando a casa migliaia di lavoratori, nel silenzio generale” continua Buia. “Oggi anche le grandi aziende sono in grave difficoltà a testimonianza che ci troviamo di fronte a una crisi di sistema di un intero settore, nevralgico per la crescita e il benessere sociale del Paese, rispetto alla quale non si può più far finta di nulla”.
“Molto dipenderà da come si vorrà affrontare il problema” conclude il presidente dei costruttori: “Non è più il momento di soluzioni spot per cercare di tamponare il singolo caso, adesso è necessario individuare urgentemente una strategia complessiva che dia una risposta concreta alla crisi e definisca una nuova politica industriale per il futuro del settore e lo sviluppo del Paese”.

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