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Oggi 7 dicembre 2018, con questo comunicato, INARSIND manifesta la propria totale avversità in merito alle proposte di modifica al D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) contenute nell'art. 17 della bozza del D.L. Semplificazioni allo studio del Governo, di cui si legge in questi giorni. L'auspicato e dichiarato cambiamento si sta rivelando un deciso ritorno al passato, nella sua forma più deleteria.
Assistere alla reintroduzione dell'incentivo del 2% alla progettazione interna alla PA, alla sua eliminazione per le attività di programmazione per investimenti, predisposizione delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti pubblici (compiti precipui della PA), oltre alla proposta di istituzione della Centrale per la progettazione delle opere pubbliche contenuta nella Legge di Bilancio, ci fa pensare che il Governo non abbia percepito che in questo modo si sta generando una pericolosa coincidenza tra "controllore" e "controllato".
La riproposizione dell'appalto integrato per opere non solo di manutenzione ordinaria ma anche straordinaria, con la possibilità di eseguire i lavori senza la redazione ed approvazione del progetto esecutivo, nega la centralità del progetto ed il ruolo del progettista, aprendo la strada a riserve e contenziosi piuttosto che ad una reale semplificazione del processo.
Inarsind si unisce all'ostilità già manifestata da Oice sulle modifiche introdotte dall'art. 17 del D.L. Semplificazioni che, oltre a confondere ruoli che dovrebbero rimanere separati, rischia seriamente di annientare i liberi professionisti e ritiene opportuna e necessaria un'azione congiunta del mondo delle professioni contro tale provvedimento.
Leggi anche: “Codice Appalti, nella bozza decreto Semplificazioni più spazio a massimo ribasso e appalto integrato”

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