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In tema di ecobonus, l'Enea ha fornito un chiarimento in merito a cosa si intende per "sostituzione parziale dell’impianto di riscaldamento".
Sono agevolabili con l'ecobonus anche gli interventi di sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, con impianti a pompa di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia.
Per beneficiare delle agevolazioni, differenti a seconda del tipo di impianto, l'intervento deve necessariamente comportare la sostituzione del generatore di calore. In aggiunta l'intervento può comprendere anche opere (di sostituzione o modifica) sulla rete di distribuzione, sui corpi di emissione e di controllo dell'intero impianto.
Non è possibile fruire dell'ecobonus solo per la sostituzione dei radiatori e per qualsiasi corpo di emissione o distribuzione, come ad esempio i pavimenti radianti. Tali interventi, per essere agevolabili, devono essere realizzati contestualmente alla sostituzione dell'impianto di produzione, in questo caso, della caldaia.
L'Agenzia ha anche chiarito che la sostituzione di un'unità esterna di condizionamento con un'altra più efficiente può accedere alla detrazione perché non costituisce un'integrazione all'impianto già esistente. In questo caso, infatti, ciascuna unità esterna può essere assimilata al generatore di calore.
Inoltre, sono agevolabili anche le spese sostenute per le opere edilizie funzionali alla realizzazione dell'intervento. Tra queste spese possono rientrare quelle per la demolizione del pavimento e quelle relative alla successiva posa in opera del nuovo pavimento, se connesse alla realizzazione di un impianto radiante a pavimento. L'individuazione delle spese va fatta ad opera di un tecnico abilitato.

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