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Il World Energy Council ha elaborato l’Energy Trilemma Index, che ha valutato il grado di “profilo trilemma” per l’Italia molto ben bilanciato, dovuto ai benefici delle implementazioni delle politiche in corso.
In Italia le fonti rinnovabili hanno coperto il 17,7% del consumo finale lordo di energia. L'efficienza energetica ha continuato a crescere: l'intensità energetica del PIL è scesa del 4,9% rispetto al 2013.
Inoltre ha continuato a ridursi la dipendenza dell'Italia dalle fonti di approvvigionamento estere: le importazioni di energia (76,5%) sono diminuite di 6 punti percentuali rispetto al 2010.
L’Italia è tra gli otto Paesi al mondo a vedersi attribuito lo score AAA, il punteggio massimo conseguibile analizzando i tre fattori critici (Trilemma) che contribuiscono a realizzare un sistema energetico sostenibile: sicurezza energetica, accessibilità ai servizi energetici e impatto ambientale.
Tuttavia, permane un divario sui costi energetici - più elevati - del nostro Paese rispetto a quelli dell'UE, facendo perdere all’Italia quattro posizioni nel ranking mondiale, attestata al ventesimo posto nel 2018.

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