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“Rappresentiamo la nostra viva preoccupazione per quella che appare come una non adeguata considerazione del problema della sicurezza sismica degli edifici scolastici”. È quanto affermano i presidenti delle Regioni Umbria, Catiuscia Marini, Marche, Luca Ceriscioli, Lazio, Nicola Zingaretti, e il presidente vicario della Regione Abruzzo Giovanni Lolli in una lettera congiunta al ministro dell'Istruzione Marco Bussetti in merito alla bozza di accordo quadro in materia di edilizia scolastica, elaborata in sede di tavolo tecnico ristretto presso il Miur.
"Il peso attribuito al criterio legato al livello di rischio sismico nella bozza di accordo, appena il 10% - sottolineano -, sembrerebbe evidenziare un preoccupante calo dell'attenzione rispetto alle problematiche emerse a seguito del sisma, che ha colpito soltanto due anni fa le nostre regioni".
"Un dato, questo, contraddittorio – proseguono - rispetto ad un contesto in cui il tema della prevenzione e manutenzione di infrastrutture e strutture pubbliche è centrale nel dibattito per regioni come le nostre ancora alle prese con le conseguenze dell'emergenza sismica. Risulterebbero infatti, unitamente ad altre realtà regionali caratterizzate da vaste aree del territorio classificate come zone sismiche 1 e 2, particolarmente penalizzate – evidenziano - da un riparto delle risorse troppo sbilanciato sul numero degli studenti e degli edifici scolastici".
"Occorre quindi a nostro avviso – scrivono ancora nella lettera al Ministro - una riconsiderazione complessiva dei pesi da attribuire ai diversi criteri, che sia coerente con le priorità di selezione degli interventi a suo tempo individuate e ampiamente condivise, e tale da attribuire al livello di rischio sismico dei territori la giusta considerazione: ciò a nostro avviso significa un peso non inferiore al 30 per cento".
Destinataria della lettera congiunta è anche la coordinatrice della Commissione Lavoro e Istruzione della Conferenza delle Regioni, Cristina Grieco.

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